27/06/2011
MoneyGram, società leader nei trasferimenti internazionali di denaro, dotata in Italia di una capillare rete di agenti Retail e una importante partnership con Poste Italiane, ha consegnato i premi della terza edizione del MoneyGram Award, Premio all’Imprenditoria Immigrata in Italia.
Il Premio ha lo scopo di promuovere l’eccellenza tra le aziende fondate e gestite da imprenditori stranieri nel nostro Paese. Si tratta dell’unico riconoscimento in Italia dedicato all’imprenditoria immigrata che, secondo i risultati raccolti e rielaborati da indagini condotte negli ultimi anni da importanti istituti di ricerca, oggi costituisce, con 337.000 imprese, il 3,5% del totale delle imprese, con una crescita annua del 14% dal 2006. Le imprese condotte da stranieri contribuiscono per quasi l’11% alla produzione del PIL nazionale.
La giuria, sotto la presidenza di Vincenzo Boccia, Presidente Piccola Industria Confindustria e composta da importanti esponenti del mondo economico, accademico e sociale, ha premiato, come imprenditore immigrato dell’anno, Jean Poul Pougala, camerunense d’origine, fondatore di una società di produzione di articoli per campagne elettorali.
L'autobiografia (“In fuga dalle tenebre”, editore Einaudi) di
Jean-Paul Pougala, giovane imprenditore camerunese di formazione
europea, riassume un'esperienza storica plurisecolare. Dalla condizione
di vera e propria schiavitù familiare nella quale era nato e cresciuto
in Africa, Pougala percorre tutte le tappe di una mirabolante
emancipazione personale: il viaggio verso l'Italia, la laurea in economia, l'avvio di una brillante carriera di
imprenditore a livello intercontinentale tra Africa, Europa e Cina. È
il racconto di una liberazione personale, dai tratti a volte picareschi,
ma anche il percorso di una formazione intellettuale e morale. Che
conduce dentro una globalizzazione sconosciuta e sorprendente. Pougala
recentemente è salito all’onore delle cronache per aver scritto una lettera aperta a Berlusconi contro la guerra in Libia. Alla
cerimonia di premiazione, ha ricordato il giorno in cui, a 10 anni, fu
accusato da suo fratello di aver imbrogliato perchè aveva venduto più
giornali del solito: «Questa umiliazione - ha spiegato - ha fatto dire a
me stesso che sarei stato il padrone di me stesso».
Redazione 2C Edizioni