13/01/2012
Nel 2011 sono stati oltre
46.637 i lavoratori provenienti dalle liste di mobilità ricollocati attraverso
le Agenzie per il Lavoro, con un aumento del 76% sul 2010 (in quell’anno erano
stati 26.531). L’incremento più rilevante ha riguardato i lavoratori con
più di 44 anni di età, passati da 6.241 a 17.275 (+ 177%). Anche la durata
media delle missioni (come si chiamano nel linguaggio del lavoro interinale)
dei lavoratori provenienti dalle liste di mobilità registra ottimi risultati:
è, infatti, passata dai 53 giorni del 2010 ai 109 giorni del 2011. I dati
derivano da una elaborazione di Assolavoro, l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro, messa a punto attraverso un’indagine effettuata su un
campione rappresentativo del 68% del mercato del lavoro in somministrazione e
proiettata sull’interno settore.
Considerando il maggiore gettito fiscale e contributivo e
il risparmio in termini di indennità di mobilità, nel biennio 2010-2011 ne
deriva un “contributo” per le casse
dello Stato stimato in 250 milioni di euro circa. «Si tratta di risultati
straordinari che dimostrano come le Agenzie per il Lavoro hanno un ruolo
essenziale non solo come porta di ingresso per i giovani ma anche nel
ricollocare i lavoratori in uscita da un contratto,» ha dichiarato Federico Vione, Presidente di Assolavoro.
«
È stato possibile
ricollocare in due anni oltre 73mila lavoratori provenienti dalle liste di
mobilità grazie a una sperimentazione avviata con la Finanziaria del 2010, che
ha semplificato per questa categoria l’accesso al lavoro attraverso la
somministrazione. Estendere
quella semplificazione (ovvero l’eliminazione dell’indicazione della causa dai
contratti di somministrazione, come è già negli ordinamenti dei Paesi più
avanzati) è una riforma a costo zero, che renderebbe più semplice accedere al lavoro flessibile con tutti i
diritti, a scapito delle forme di lavoro meno tutelate o irregolari ancora
troppo diffuse nel nostro ordinamento».
Elena Zuccaro