28/12/2011
Si ripete spesso che in Italia sono le piccole imprese a trainare
l’economia. E anche l’occupazione, stando ai dati di Fondazione Impresa
sull’assunzione dei giovani negli ultimi dodici mesi. Nel 2011, infatti, il 62% dei giovani occupati ha trovato
posto nelle aziende con meno di 15 addetti per un totale di 303 mila su 485
mila neo assunti. Ben 240 mila ragazzi, inoltre, lavorano in micro imprese,
ovvero aziende con meno di 10 dipendenti. A sorpresa, è il Sud a fare da traino
con 152 mila assunzioni, contro le 99 mila registrate nel Nord e le 53 mila del
Centro Italia (vedi tabella allegata).
Anche l’età media dei dipendenti è a favore
dei giovani, soprattutto in imprese piccole, dove il 12% dei dipendenti
impiegati è costituito da neo assunti. Un’incidenza che nelle grandi aziende si
riduce al 6,5%. Sostengono i ricercatori di Fondazione Impresa: «Si tratta di
un risultato che conferma le numerose opportunità lavorative offerte dalle
microimprese». Più giovani, ma anche più donne perché l’incidenza delle
assunzioni di donne giovani è superiore nel caso della piccola impresa (43,6%
contro il 36,4% delle imprese più grandi).
Alla base di
questi risultati però possono esserci motivazioni diverse: non solo, o non
tanto, una sensibilità verso i giovani in cerca di occupazione, ma anche
la possibilità per le microimprese di
gestire con più facilità il personale (più facilità a licenziare nel caso
di poco lavoro, per esempio) e la ricerca di figure professionali non sempre
altamente qualificate o di esperienza. Se a questo si aggiungono gli incentivi
previsti dalla manovra “Salva Italia” per l’assunzione di giovani e donne è
probabile che i dati verranno confermati anche nei mesi prossimi.
Eleonora Della Ratta