Extracomunitari, accolta una domanda su 4

L’analisi della fondazione Moressa: penalizzato soprattutto il Nord

14/04/2011

Soddisfatta una sola domanda d’ingresso di lavoratori extracomunitari su quattro. È quanto emerge dall’analisi della fondazione Leone Moressa dei dati dei tre click day di gennaio e marzo. Complessivamente sono state presentate 411 mila richieste, ma le quote ripartite si fermano per ora a 85 mila (mancano da assegnare oltre 10 mila quote per arrivare ai 98.080 ingressi previsti dal decreto flussi 2010).  

Lo studio. La fondazione Leone Moressa ha cercato di fare il punto della situazione partendo dagli ultimi dati messi a disposizione dal ministero del Lavoro e della Politiche sociali e dal ministero dell’Interno, mettendo in correlazione a livello territoriale le domande presentate in occasione dei click day e le quote di ingresso successivamente attribuite. 

Il Nord a bocca asciutta. Nelle regioni settentrionali, dove sono state presentate più del 64,1 per cento delle domande di ingresso, è stato attributo il 46,7 per cento delle quote. “Ciò significa che, tra tutte le domande presentate al Nord appena il 15,8 per cento verrà soddisfatto”, spiegano ancora i ricercatori, “mentre nelle aree del Centro e del Mezzogiorno verrà soddisfatto rispettivamente il 32,8 per cento e il 31,4 per cento delle domande”.  

I dati regionali. Nel dettaglio, la Lombardia è la regione in cui si concentra il maggior numero di domande presentate (116.306, pari al 29,5 per cento) e alla quale è stata attribuita la quota più alta di lavoratori extracomunitari (19.215, pari al 22,5 per cento). Ma sarà soddisfatto appena il 16,5% delle richieste. E all’Emilia Romagna e al Veneto sarà assegnato appena il 7,8 per cento e il 4,1 per cento delle quote. Al contrario, regioni quali Puglia, Lazio, Marche e Basilicata, il rapporto tra quote e click è superiore (rispettivamente 62,5, 40, 39,4 e 35,4 per cento).  

Il dettaglio provinciale. “Roma e Milano sono le province italiane a cui è stato attribuito il maggior numero di quote, rispettivamente il 15,2 per cento e il 10,6 per cento del totale”, spiega la fondazione, “con 13 mila nuovi ingressi nella capitale e 9 mila nel capoluogo lombardo. Seguono Torino, Brescia e Bari. Se si mettono però a confronto le quote distribuite con le domande presentate, ai primi posti si trovano province quali Benevento, Avellino, Vibo Valentia e Brindisi; aree nelle quali oltre il 70% delle domande di ingresso presentate verranno soddisfatte”.

Per vedere il pdf con tutti i dati dello studio, clicca qui.

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