11/03/2011
A due mesi dalla laurea già trovano un lavoro, nel 60% dei casi a tempo indeterminato con uno stipendio medio di 1.500 euro al mese. Sono gli ingegneri energetici, ricercati soprattutto nel settore privato dagli operatori che si occupano di energia elettrica e gas, ma anche da imprese che necessitano di consulenza. Una ricerca condotta dalla Fondazione Politecnico di Milano, in collaborazione con Assolombarda, ha fatto un quadro di quella che è una delle professioni più richieste, nonostante la crisi, anche per la ricerca sempre più attenta nell'ambito delle energie pulite.
Il cuore della ricerca è rappresentato dai dati relativi a condizione occupazionale, formazione ed esperienza di laureati occupati o degli studenti che comunque hanno già maturato esperienze lavorative. Soltanto l'1,9% degli intervistati su un campione di 200 ragazzi è ancora disoccupato: quasi tutti lavorano nel settore privato e il 15% ha avuto occasioni di impiego all'estero, soprattutto in Francia, Austria, Giappone, Stati Uniti e Turchia. Gli stipendi non sono da capogiro: oltre il 50% ha un guadagno sotto i 1.500 euro netti al mese. È anche vero che nella scelta dell'azienda dove lavorare i neo laureati privilegiano la possibilità di crescere professionalmente e la tipologia di lavoro, la possibilità di fare esperienza in contesti internazionali, più che la remunerazione.
Eleonora Della Ratta