08/09/2011
Crescono le eccellenze del made in
Italy della tavola e anche nel 2010 l'Italia conferma la
leasership in Europa. Lo scorso anno, infatti, il nostro Paese è stato il primo
a livello europeo per numero di riconoscimenti da parte della Ue, con 219 prodotti Dop, Igp e Stg (25
in più rispetto al 2009). Lo
ha fatto sapere l'Istat nel rapporto «I prodotti agroalimentari di
qualità Dop, Igp e Stg» diffuso oggi.
I comparti più rappresentativi sono sono ortofrutticoli e
cereali (84 prodotti), olii extravergine di oliva, formaggi
(entrambi 40) e le preparazioni di carni (33). Le carni fresche
e gli altri settori comprendono, rispettivamente, 3 e 19
specialità.
Anche gli operatori sono in crescita: nel 2010
hanno raggiunto quota 84.587, il 3 per cento in più rispetto al 2009.
Di questi, il 92,2 per cento svolge esclusivamente attività di
produzione, il 6 per cento solo trasformazione e il restante 1,8 per cento
effettua entrambe le attività.
Nel dettaglio, lo scorso anno
sono entrati nel sistema delle certificazioni 10.240 nuovi
operatori (9.374 produttori e 1.197 trasformatori), che
compensano l'uscita di 7.773 operatori (7.265 produttori e 688
trasformatori).
I produttori (79.536 unità, +2,7 per cento rispetto al 2009) sono
concentrati soprattutto nei settori dei formaggi (32.432), degli
olii extravergine di oliva (19.891) e degli ortofrutticoli e
cereali (16.499). I trasformatori (6.574 unità, +8,4 per cento) sono presenti prevalentemente nella lavorazione dei
formaggi (1.699), degli olii extravergine di oliva (1.641) e
delle carni fresche (949).
Tre regioni su tutte. Per quanto riguarda le aziende agricole, il
52,2 per cento è localizzato in sole tre regioni: Sardegna, Toscana
e Trentino-Alto Adige. Le produzioni di qualità sono più
diffuse nelle aree collinari e montane del Paese, con il 46,5%
dei produttori in collina e il 27,7 in montagna. A livello
territoriale si registra un progressivo rafforzamento dei
prodotti di qualità nelle regioni meridionali.
Alberto Pomodoro