16/09/2011
La terza edizione dell’Osservatorio congiunturale sulla piccola impresa in Italia (meno di 20 addetti) realizzato da Fondazione Impresa rileva che, nel primo semestre del 2011, le piccole imprese hanno aumentato di poco la produzione e la domanda (+0,4 per cento) e il fatturato (+0,2 per cento).
La mappa. Le piccole imprese del settentrione guidano la ripresa: nel Nord Ovest +0,8 per cento per la produzione/domanda; +0,5 per cento nel Nord Est, dato che evidenza, tuttavia, una maggiore spinta sul fatturato (+0,7 per cento contro +0,5 per cento del Nord Ovest). Difficile la situazione nel Centro Sud, dove la produzione/domanda è stagnante (+0,1 per cento). Nel Mezzogiorno, inoltre, le piccole imprese registrano una contrazione del fatturato (-0,4 per cento).
I settori. Le dinamiche migliori si registrano per i servizi, che presentano le stesse performance economiche della piccola impresa manifatturiera (+0,5 per cento il fatturato), ma aumentano l’occupazione (+0,6 per cento), che è in calo in tutti gli altri settori economici: artigianato (-0,2 per cento), manifatturiero (-0,3 per cento) e commercio (-0,1 per cento).
Le previsioni. Nel secondo semestre 2011 le piccole imprese prevedono una contrazione occupazionale (-0,1 per cento), segno che le aspettative positive su produzione/domanda (+0,9 per cento) e fatturato (+0,5 per cento) non basteranno per assumere nuovo personale.
Il tunnel della crisi. I servizi avanzano meglio verso la fine della crisi: ipotizzando un tunnel di 100 metri, si trovano a 68,3 metri e, rispetto alla rilevazione di 6 mesi fa, superano l’artigianato (ora a 67,5 metri) e la piccola impresa manifatturiera (67,2 metri). Sotto la soglia dei 60 metri arranca il commercio.
Alberto Pomodoro