Stress da maternità anche per i colleghi

La mancanza di sostituzioni e l’aggravio di compiti da svolgere sono cause di tensioni sul posto di lavoro

13/04/2011

Si chiama “stress lavoro-correlato” e colpisce un lavoratore su quattro: ansia, stanchezza cronica, nervosismo legati all’ambiente di lavoro, al rapporto con i colleghi, alle mansioni che si svolgono. Un problema tanto serio che una legge ha obbligato da qualche mese i datori di lavoro a monitorare lo stress dei propri dipendenti. Non mancano le sorprese. L’indice di stress raddoppia non solo tra le donne in maternità, ma anche tra i loro colleghi a causa delle mancate sostituzioni, delle ricollocazioni dopo il parto e delle tensioni legate all’aggravio di lavoro. A evidenziare il fenomeno sono le prime rilevazioni del Laboratorio Fiaso (la Federazione italiana delle aziende sanitarie ed ospedaliere) sul “Benessere organizzativo”, nato grazie al contributo dell’azienda Boeringher Ingelheim, che ha avviato un progetto di ricollocazione delle donne in maternità basato proprio sull’aggiornamento e sul coinvolgimento delle dipendenti nelle attività aziendali durante il periodo di assenza.

Eleonora Della Ratta
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