18/04/2011
Le pari opportunità scarseggiano anche nel terzo settore. È ciò che emerge da un’indagine avviata dall’Auser. “Le donne svolgono attività di volontariato”, si legge nel comunicato, “ma è scarsa la loro presenza ai vertici delle associazioni”. Lo studio ha analizzato gli organigrammi di quindici fra le più conosciute associazioni italiane.
Nel dettaglio, il ruolo di presidente è ricoperto da una donna in quattro casi su quindici. E una maggiore presenza femminile la ritroviamo ai gradini più bassi della scala gerarchica, come responsabili del personale o dello staff tecnico, negli uffici amministrativi e di segreteria.
In famiglia. Prendendo in considerazione la suddivisione degli incarichi in famiglia, l’indagine evidenzia che “resta ancora sulle spalle delle donne la maggior parte del lavoro familiare, soprattutto quando lei non è occupata”, anche se “le disparità si attenuano nel Nord del Paese e per le donne con un titolo di studio elevato, e anche quando c’è la presenza di un figlio che dai 3 ai 5 anni d’età”. In particolare, gli uomini sono più impegnati nelle attività di pulizia della casa e nella preparazione dei pasti nel caso in cui anche la donna lavori. Al contrario, resta praticamente assente la presenza degli uomini nell’attività di lavare e stirare.
Secondo l’indagine emerge chiaramente anche “la netta differenza di fruizione del congedo parentale fra uomini e donne”. In particolare, per quanto in crescita nel triennio 2007-2009, il numero di uomini che usufruiscono del congedo parentale si assesta intorno ai 23.770 nel 2009, contro le 253.200 beneficiarie donne, anch’esse in aumento nel triennio. A livello regionale, sono in maggioranza gli uomini del Lazio a usufruirne, seguiti dai lombardi e dagli emiliani. In generale è nelle regioni del Nord Italia, e in particolare nel Nord-Ovest, che si beneficia in misura maggiore dei congedi parentali, sia per le donne che per gli uomini.
Per altre informazioni si veda il pdf allegato.