31/10/2011
"Il Vittoriale continua la sua fortunata avventura
mentre la Fondazione pescarese ha cessato di esistere da un pezzo. In realtà,
gente incolta avvelenata da malafede intende colpire il Vittoriale e chi lo
gestisce". Sono queste le parole che hanno colpito il presidente del
Centro nazionale di studi dannunziani che ha proceduto con una denuncia per
diffamazione nei confronti del presidente della Fondazione, sostenendo che lo
aveva offeso. Una lesione della reputazione volta a screditare la levatura
culturale del presidente del Vittoriale, messa nero su bianco con un fax
destinato a un giornalista bresciano. Nella ricostruzione dei fatti, i giudici
della Cassazione, con sentenza 36863, hanno stabilito, di fatto, che mettere in
discussione il livello culturale di una persona può integrare gli estremi del
reato anche se l'invettiva viene rivolta in forma "impersonale".
Alberta Perolo