16/08/2011
Singolare situazione ad Alba: su segnalazione della cittadinanza e dopo opportune verifiche gli agenti della polizia municipale e i dipendenti del Comune hanno diminuito l'importo delle contravvenzioni inflitte dagli ausiliari. Che li hanno accusati di abuso d'ufficio. Ma la Cassazione ha respinto il ricorso.
"E particolare significatività veniva attribuita in questa visuale all'accertata situazione di difficoltà amministrativa creata all'epoca dei fatti, nella gestione del servizio contravvenzioni del Comune di Alba, da diffusi malumori ed atteggiamenti di protesta indotti nella cittadinanza dai primi risultati dell'affidamento del controllo sul rispetto delle regole della circolazione stradale ad ausiliari del traffico, il cui operato era soggetto a critiche di eccessiva rigidità".
Fuori dal linguaggio strettamente giuridico, oggetto del contendere sono le decisioni della polizia municipale di Alba e dei dirigenti comunali di ridurre l'importo di alcune multe inflitte dagli ausiliari della sosta. In seguito all'accusa nei confronti di agenti e dipendenti dell'ente locale di abuso d'ufficio, la Cassazione è intervenuta con sentenza n. 30431 escludendo l'integrazione di tale reato avendo valutato attentamente l'eccessiva rigidità degli ausiliari nell'applicazione delle multe e solo dopo aver monitorato possibili legami tra agenti/dipendenti e contravventori. In assenza di un qualsiasi "rapporto" pericoloso a fronte della grossolanità degli interventi sanzionatori, via libera alla riduzioni delle multe.
Alberta Perolo