15/02/2012
Gita scolastica: i ragazzi non vedono l'ora, i professori si
prendono una bella resposanbilità e i genitori rimangono in pensiero. A
preoccupare non sono solo le bravate, che i figli potrebbero compiere presi
dall'atmosfera di esaltazione che qualche giorno lontano da casa può provocare,
ma anche le condizioni di sicurezza degli alberghi che li ospiteranno. La Corte
di Cassazione con sentenza n. 1769/2012 obbliga i docenti ad assicurarsi
preventivamente sull'idoneità delle strutture ricettive nelle quali saranno
ospiti. Sempre secondo i giudici, gli insegnanti, una volta giunti a
destinazione, devono procedere con un sopralluogo nelle singole stanze, così da
verificare e segnalare eventuali malfuzionamenti o pericoli.
Il rischio in cui corrono, in caso di incidente, è addittura
di condanna per risarcimento del danno. Nel caso in esame, una studentessa era
rimasta lesa gravemente per essere scivolata da una terrazza dell'albergo dove
alloggiava insieme con i suoi compagni di classe. Nella denuncia i genitori
della ragazza facevano riferimento alla "mancanza di controllo e di
sorveglianza degli alunni da parte del professore in gita con la classe e
mancanza di sicurezza dell'albergo". Respinta nei primi due gradi del
giudizio, con la giustificazione che i ragazzi, vicini alla maggiore età,
sarebbero stati in grado di valutare con consapevolezza un possibile rischio di
caduta, la domanda risarcitoria dei genitori è stata invece accolta dalla
Suprema corte.
Secondo i giudici: "Proprio perché il rischio che,
lasciati in balia di se stessi, i minori possano compiere atti incontrollati e
potenzialmente autolesivi, all'istituzione è imposto un obbligo di diligenza
per così dire preventivo, consistente, quanto alla gita scolastica, nella
scelta di vettori e di strutture alberghiere che non possano, al momento della
loro scelta, né al momento della fruizione, presentare rischi o pericoli per
l'incolumità degli alunni". E ancora: "Incombe all'istituzione
scolastica la dimostrazione di avere compiuto controlli preventivi e di avere
impartito le conseguenti istruzioni agli allievi affidati alla sua cura e alla
sua vigilanza". La facilità di accesso dalle camere alla terrazza non a
norma sarebbero dunque responsabilità preventiva del professore.
Alberta Perolo