16/11/2011
La materia è delicata e sono ripetuti gli interventi della Corte
di Cassazione nel corso degli anni perché alle fattispecie possibili sembra non
esserci fine. Stiamo parlando dell'assicurazione contro gli infortuni sul
lavoro cosiddetti in itinere, cioè accaduti nel corso del tragitto
casa-lavoro dei dipendenti. In particolare, con sentenza n. 22759, si è risolta la questione
nata in merito al caso di un lavoratore, chiamato a fare un intervento di
lavoro in sede diversa da quella abituale, che sceglie di muoversi utilizzando
la propria auto. Coinvolto in un incidente stradale, il lavoratore chiede il
risarcimento del danno nella convinzione che il suo episodio rientri nella
categoria degli infortuni in itinere. La Cassazione esamina nei dettagli il
caso e si concentra sulle alternative a disposizione del lavoratore per
spostarsi appurando come l'uso del veicolo privato nel caso in esame non
costituisse una necessità ma una sua libera scelta. A maggior ragione
considerando che "il mezzo di trasporto pubblico rappresenta lo strumento
normale per la mobilità delle persone e comporta il grado mino di esposizione
al rischio della strada". E non è tutto: la Corte ha specificato che la
scomodità per il lavoratore degli orari del servizio pubblico non basta a
legittimare l'infortunio in itinere da incidente stradale.
Alberta Perolo