26/07/2011
Questo ciclo di "Correva l'anno",
in onda su Rai 3 stasera alle 23.55 si chiude con le
biografie parallele di due grandi scienziati italiani, due Premi Nobel
per la fisica: Guglielmo Marconi ed Enrico Fermi. Vissuto a cavallo
dei due secoli Marconi è l’uomo del telegrafo senza fili e delle onde
radio. Conduce i suoi primi esperimenti, giovanissimo, nella mansarda
di casa, a pochi chilometri da Bologna, ma presto, grazie alla madre
irlandese, si trasferisce in Inghilterra, dove diventa ricco e famoso.
Ha solo 35 anni quando, nel 1909, arriva il riconoscimento più
prestigioso: il Nobel per la fisica. È la prima volta per un italiano.
Pur vivendo la maggior parte del tempo all’estero Marconi non dimentica
il suo Paese, dove torna per stupire con i suoi incredibili esperimenti.
Mussolini lo dichiara “ambasciatore del genio italico”.
Intanto
un giovane prodigio, Enrico Fermi, studia la nuova frontiera della
matematica e della fisica, l’energia nucleare. Nel 1927 riunisce attorno
a sé, a Roma, in via Panisperna, un gruppo di ricerca destinato ad
entrare nella storia. Nel 1938 riceve a Stoccolma il Premio Nobel per la
fisica, ma Fermi, nel timore che le leggi razziali possano colpire sua
moglie, ebrea, dopo la cerimonia non torna in Italia e si rifugia in
America. Dopo l’ingresso degli Stati Uniti nella II Guerra Mondiale, si
trasferisce nel villaggio-laboratorio di Los Alamos. Entro il 1945 sarà
pronta la prima bomba atomica. Segnerà la fine della Seconda Guerra
Mondiale e detterà le regole degli anni successivi, quelli della Guerra
Fredda. Chiude la puntata, come di consueto, l’ editoriale di Paolo Mieli.
Silvio Magnozzi