07/06/2011
Umberto Nobile
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia "Correva l'anno"
torna da martedì 7 alle 23.55 su Rai 3 con sei nuove puntate dedicate agli italiani
e alle italiane che hanno contribuito alla crescita del Paese. Si parte con le biografie parallele di due leggende dell’aviazione: Charles Lindbergh
e Umberto Nobile.
Entrambi negli Anni Venti compiono imprese
memorabili. Accomunati dallo spirito d’avventura sono, però, diversi
per obiettivi e temperamento. Lindbergh è l’intrepido acrobata dei
cieli che crede nel primato degli aeroplani. È convinto che saranno
questi velivoli, nel futuro, a trasportare cose e persone da una parte
all’altra del mondo. Charles ha solo venticinque anni quando nel 1926
compie da solo, su un aereo senza radio e senza paracadute la
traversata New York - Parigi senza scalo.
Anche Nobile ama le sfide, ma
è un attempato ingegnere meccanico, tutt’altro che spericolato, quando
compie la sua impresa, appena un anno dopo quella di Lindbergh. È da
sempre appassionato di dirigibili, al contrario di Lindbergh pensa che
il futuro civile e militare dell’aviazione sia da assegnare agli enormi
palloni a motore. E sarà proprio il suo dirigibile Norge a portarlo
sopra il Polo Nord. È la prima volta che gli uomini sorvolano quei
ghiacci infiniti. La seconda impresa di Nobile, l’esplorazione
scientifica dell’Artico, sarà meno fortunata. Alcuni membri
dell’equipaggio perderanno la vita e i superstiti, tra cui Nobile
stesso, saranno soccorsi dalla nave sovietica Krassin. Lindbergh e
Nobile, un tempo accomunati dalla fama e dal successo, trascorreranno
nell’ombra gli ultimi anni della loro vita. Per Lindbergh il dolore per
il rapimento e l’uccisione del figlioletto, per Nobile l’onta del
disastro nell’Artico, saranno le ferite sempre aperte fino agli ultimi
giorni. Concluderà, come di consueto, l’ editoriale di Paolo Mieli.
Eugenio Arcidiacono