28/07/2011
Nel 1897, nella lontana Australia, nasce il Limelight Department, primo Studios della storia del cinema. Due anni dopo vede la luce "Soldier of The Cross", primo lungometraggio mai realizzato. Tra i soli 1910 e 1912, l’Australia ha prodotto oltre 90 film. Per celebrare i successi di una delle scuole cinematografiche più longeve della settima arte, dal 28 luglio 2011, ogni giovedì in prima serata, Iris, il canale tematico Mediaset diretto da Miriam Pisani, propone Australian Summer, una mini-retrospettiva che raccoglie i film più significativi del nuovissimo continente.
Apre la rassegna l’inedito Figli della rivoluzione (1996), opera prima dell’attore e regista inglese Peter Duncan, con Judy Davis, il premio Oscar Geoffrey Rush e Sam Neill.
Il film racconta, intrecciando con sapienza materiale d’archivio alle riprese, la vicenda di Joan, una giovane comunista di nazionalità australiana inviata a Mosca per il congresso del Partito. Da una storia d’amore della donna con Stalin nasce Joe, i cui eventuali dubbi sulla paternità saranno fugati da un folto quanto inaspettato paio di baffi sul faccino…
A seguire, un’altra prima visione, Casa dolce casa (Rob Sitch-1997): protagonisti i Kerrigan e la loro casa, situata proprio di fianco all’aeroporto di Melbourne. Quando lo scalo deciderà di espandersi a loro spese, provando i tutti i modi a sfrattarli, ne nascerà una guerra senza esclusione di colpi…
I successivi appuntamenti prevedono il racconto surreale di Piovuto dal cielo, di Jeff Balsmeyer (americano trapiantato in Australia e aiuto regista di Allen, Redford e De Niro), la storia di persecuzione razziale di The Traker-La guida, il dramma post-contemporaneo The Bank-Il nemico pubblico n°1 e, per concludere, il giallo introspettivo Lantana.
Silvio Magnozzi