15/06/2011
Torna “Doc
3”, il ciclo di documentari d’autore incentrati sui temi d’attualità più controversi
della società, con una particolare attenzione al lato umano. Ogni
appuntamento è presentato da Alessandro Robecchi.
Il
primo documentario della stagione è Nient’altro che questo, di Paolo
Serbandini e Giovanna Massimetti, in onda stasera alle 23.40 su Rai 3. Deserto
di Atacama, Cile del Nord. Qui da due mesi trentatré uomini sono
intrappolati a settecento metri sottoterra, a causa di un crollo
avvenuto durante il loro turno di lavoro e il mondo intero segue la
straordinaria vicenda. Quando iniziano le operazioni di recupero, tutto
il Cile si raccoglie con trepidazione davanti agli schermi di piazza e
ai televisori di casa. Mentre in città si festeggia con caroselli di
automobili e clacson, un grido, prima attutito, poi sempre più alto,
scandito e ritmato, si alza sino a sovrastare ogni suono. E’ una piccola
folla, preceduta dallo striscione del sindacato della miniera. “No
somos trenta y tres! No somos trenta y tres!” urlano questi uomini e
queste donne. Non siamo solo trentatré, siamo più di trecento e non
siamo invisibili.
Nient’altro che questo è la storia dello spettacolare
salvataggio dei trentatré minatori, scientificamente cavalcato dal
governo cileno, che da vittime li ha trasformati in eroi e della loro
metamorfosi in comparse dello show business. Ma è anche la storia dei
trecento colleghi mortificati da un altro, più metaforico crollo: quello
della dignità. Una storia sul lavoro, il lavoro che manca, il lavoro che
uccide, il lavoro che unisce che divide.
Eugenio Arcidiacono