10/02/2012
Nel 1864 la lotta al brigantaggio nelle regioni del Sud è al suo apice. Il deputato Mariano Aiello (Danilo Brugia) è a caccia del più temuto brigante lucano, Carmine Crocco (Daniele Liotti). Una caccia che ha origine nell’infanzia di Carmine, quando vide la madre aggredita dal conte Guarino (Massimo Dapporto), l’uomo più potente del paese. Inizia da qui “Il generale dei briganti”, la miniserie diretta da Paolo Poeti e ambientata in uno dei periodi più controversi della nostra storia. Ritroviamo Carmine giovane soldato dell’esercito borbonico che decide di disertare per sposare Nennella (Raffaella Rea), ma la trova già sposata con lo scrivano del paese, che l’ha convinta con un inganno. In più, la giovane sorella Rosina è stata sfregiata da uno spasimante respinto, il figlio del conte Guarino. Carmine lo uccide e si dà alla macchia, diventando brigante.
Nel frattempo, a Napoli ha conosciuto Mariano, medico di idee liberali che sta curando la madre ed è innamorato proprio della figlia del conte Guarino, Giuseppina (Christiane Filangieri). Mariano lo convince a unirsi a lui nella lotta per liberare l’Italia: in cambio, una volta raggiuntà l’Unità, avrà l’amnistia. Glielo ha promesso Giuseppe Garibaldi (Thierry Toscan) in persona. Nel 1860 i due giovani si ritrovano così a combattere insieme. Cosa incrinerà la loro amicizia fino a trasformarli in nemici mortali?
Domenica 12, 21.30 e lunedì 13, 21.10 - Rai 1
Eugenio Arcidiacono