26/01/2012
Le biografie parallele di due grandi scienziati italiani, due Premi Nobel
per la fisica Guglielmo Marconi ed Enrico Fermi saranno al centro della
puntata di Correva l'anno, in onda stasera
alle 23.10 su Rai3. Vissuto a cavallo dei due secoli, Guglielmo Marconi è
l’uomo del telegrafo senza fili e delle onde radio. Conduce i suoi
primi esperimenti, giovanissimo, nella mansarda di casa, a pochi
chilometri da Bologna, ma presto, grazie alla madre irlandese, si
trasferisce in Inghilterra, dove diventa ricco e famoso. Ha solo 35
anni quando, nel 1909, arriva il riconoscimento più prestigioso: il
Nobel per la fisica. È la prima volta per un italiano. Pur vivendo la
maggior parte del tempo all’estero Marconi non dimentica il suo Paese,
dove torna per stupire con i suoi incredibili esperimenti. Mussolini lo
dichiara “ambasciatore del genio italico”.
Intanto un giovane prodigio,
Enrico Fermi, studia la nuova frontiera della matematica e della fisica,
l’energia nucleare. Nel 1927 riunisce attorno a sé, a Roma, in Via
Panisperna, un gruppo di ricerca destinato ad entrare nella storia. Nel
1938 riceve a Stoccolma il Premio Nobel per la fisica, ma Fermi, nel
timore che le leggi razziali possano colpire sua moglie, ebrea, dopo la
cerimonia non torna in Italia e si rifugia in America. Dopo l’ingresso
degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale, si trasferisce nel
villaggio-laboratorio di Los Alamos. Entro il 1945 sarà pronta la prima
bomba atomica. Segnerà la fine della Seconda Guerra Mondiale e detterà
le regole degli anni successivi, quelli della Guerra Fredda. Chiude la
puntata, come di consueto, l’editoriale di Paolo Mieli.
Silvio Magnozzi