16/01/2012
Stasera su La7 alle 21.10 L’Infedele si concentra sugli effetti pratici
del declassamento economico dell'Italia, e sulle alternative possibili: qual è
la via per difendere il lavoro e gli stessi impianti se non c’è
crescita prevedibile nel nostro futuro? Qual è lo sviluppo verosimile di
un paese retrocesso in BBB+? In studio il ministro della Coesione
territoriale, Fabrizio Barca, che è anche uno storico del
capitalismo italiano e dei suoi limiti e due sindaci di città
importanti come il milanese Giuliano Pisapia e il veronese Flavio Tosi,
il primo impegnato oggi nella rivoluzione del traffico automobilistico
in centro, l’altro alle prese con il braccio di ferro interno alla Lega
Nord.
Dialogheranno con loro: il sociologo-politologo Ilvo Diamanti e una
coppia di docenti considerati “bocconiani eretici” in quanto sostengono
all’università da cui proviene il presidente del Consiglio Mario Monti una linea
keynesiana, basata sulla spesa pubblica come motore per far ripartire l'economia: Massimo Amato e Luca Fantacci, autori del libro “Fine della
finanza” (Donzelli editore).
E inoltre: Paola
Pierri, una lunga esperienza al vertice dell’Unicredit prima di fare la
scelta del no-profi e
Massimo Mucchetti del “Corriere della Sera”. Tutti questi esperti saranno chiamati a confrontarsi con delle
testimonianze reali di alternativa, ispirate alle “Empresas recuparadas
por sus trabahadores” nell’Argentina del dopo default. Presenti anche i
lavoratori di alcune imprese che hanno deciso e già realizzato
l’autogestione, dopo che la loro azienda era stata liquidata. E altri
che ci stanno pensando. E’ un’utopia, una soluzione ultraminoritaria, o
invece i dogmi dell’ortodossia economica ufficiale devono essere
superati perchè non funzionano più? Gad Lerner ne discute con l’attore
argentino Manuel Ferreira.
Musica al femminile stasera all’Infedele, grazie al Trio Estrio (Laura
Gorna, Cecilia Radic, Laura Manzini) che eseguirà: l’Andante op. 17 di
Clara Schumann; e l’Allegro con brio n. 2 di Dmitrij Shostakovic.
Eugenio Arcidiacono