28/07/2011
Per la serie “La Storia Siamo Noi”, la trasmissione di
Rai Educational, stasera alle 23.30 su Rai 2 andrà in
onda “Bologna, 2 agosto 1980. La strage” di Piero A. Corsini, Raffaella
Cortese e Davide Di Stadio. Giovanni Minoli, a 31 anni da allora,
ricostruisce attraverso interviste esclusive, l’attentato italiano più
tragico e sanguinoso della storia d’Italia, che lascia interrogativi
ancora aperti, su quello che è davvero successo quel sabato d’agosto a
Bologna. Pur essendo state emesse le condanne a Valerio Fioravanti e
Francesca Mambro, e successivamente a Luigi Ciavardini, condannato con
sentenza definitiva l’11 aprile 2007, e dopo quindici processi,
rimangono alcune domande a cui nessuna sentenza ha risposto: che cosa
significa esattamente “esecutori materiali”? Qual è stato cioè il ruolo
preciso di Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini a
Bologna? Qual è stato il movente della strage? Chi ha fornito
l’esplosivo?
A La Storia siamo noi parla Stefano Sparti, il figlio del
maggior accusatore dei tre indagati nel processo per la strage di
Bologna, che smentisce le parole di suo padre Massimo. Ma tra presunte
rivendicazioni e smentite, per la magistratura esiste una sola ed unica
pista: quella della destra eversiva con a capo Valerio Fioravanti per
colpire al cuore Bologna la rossa. E c’è poi la questione del
depistaggio delle indagini, la valigia piena di armi ed esplosivo fatta
trovare dal SISMI deviato sul treno Taranto-Milano il 13 gennaio 1981,
che ha portato alla condanna dell’Ex agente del Sismi, Francesco
Pazienza e degli ufficiali Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte. Ma
perché elementi del SISMI hanno volutamente inquinato e depistato le
indagini? A cosa serviva, davvero, quel depistaggio? Il
programma ricostruisce uno dei grandi misteri italiani, quello intorno
alla strage del 2 agosto 1980 quando alle 10.25, nella sala d'aspetto
della stazione ferroviaria, esplode un ordigno contenuto in una valigia
abbandonata, uccidendo ottantacinque persone e ferendone oltre duecento.
Silvio Magnozzi