12/03/2012
Stasera su La7 alle 21.10 L’Infedele
s’interroga sulle difficoltà del Governo Monti in materia televisiva: dalla richiesta di Fedele Confalonieri che le cinque frequenze per il digitale terrestre vengano
assegnate gratuitamente, come previsto dall’esecutivo presieduto da
Berlusconi all'annuncio del ministro Passera:
non c’è tempo per riformare la Rai, come aveva promesso Monti nel
gennaio scorso, quindi il cda Cerrà rinnovato secondo le procedure
della legge Gasparri, cioè attraverso designazioni politico-partitiche. Gad Lerner ne parla con Geppi Cucciari, Enrico Mentana, Nino Rizzo Nervo, appena dimessosi dal cda della Rai,
Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell’Upa, l’associazione degli
investitori pubblicitari, il direttore de “Il Giornale”, Alessandro
Sallusti, l’editore di tv locali Sandro Parenzo (promotore del network
che trasmette “Servizio pubblico” di Michele Santoro). Con un’intervista
a Giorgio Gori, ex direttore di Canale 5 e ex manager di format
televisivi.
Una dialettica che rischia di
avvelenarsi? È la tesi di Gustavo Zagrebelsky, presidente onorario di
Liberta & Giustizia, promotore della manifestazione che si tiene al Teatro Smeraldo di Milano. L'Infedele si collega in diretta per ascoltare l’intervento dello stesso Zagrebelsky, di
Umberto Eco e di Roberto Saviano.
Eugenio Arcidiacono