Storie di donne

La settima puntata del magazine di Canale 5 sull'universo femminile

24/08/2011

Settimo appuntamento con “Storie di donne”, il programma della seconda serata estiva di Canale 5, che dà voce all’universo femminile attraverso racconti emblematici di donne famose e donne comuni. Tra le protagoniste di questa nuova puntata, in onda alle 23.30, l’attrice Giuliana De Sio, artista che da più di 30 anni, da quando giovanissima cercò a Roma la sua indipendenza, calca set e palcoscenici insieme ai più grandi, da Troisi a Mastroianni, accompagnata da un sentimento costante che lei definisce “abbandonico”: ”Ogni mattina mi sveglio e mi sento abbandonata, non so da chi né da cosa ma è sempre così.”

Tra le poche certezze di Giuliana, oltre a quella di aver incontrato almeno due “assassini sentimentali” che hanno danneggiata la sua capacità di sorridere al mondo, la voglia di maternità che non riesce a realizzare: “Come madre ipotetica mi sono sempre immaginata buona. Avrei applicato un sistema educativo e affettivo molto chiaro perché parto dall’idea che un figlio non ti appartenga ma passi solo attraverso di te”. Una vita piena di sfide, alcune perse, alcune rimaste in sospeso che la spaventano, come quella contro il passare del tempo, e alcune vinte, tra cui la più grande: “La sfida della resistenza. Dopo 30 anni, sono contenta di essere ancora qui, suscitare curiosità nel pubblico, lavorare e avere una vita espressiva ancora viva”.

E ancora, il racconto di Francesca Piccinini, la bella atleta italiana con la pallavolo nel sangue che a soli 14 anni, grazie a caparbietà e determinazione, e non certo per il suo aspetto fisico, sottolinea, ha indossato la maglia azzurra della Nazionale Juniores: “La prima volta in Nazionale ero un legno, ero imbarazzatissima, euforica ed emozionata perché stavo giocando con tutte le giocatrici che per me erano veri idoli. Un successo sudato e conquistato, punto dopo punto, che nasce da bambina. “La passione per la pallavolo sorge nei pomeriggi di compiti e cartoni animati con mia sorella. Con la voglia e l’amore per questo sport sono riuscita ad arrivare dove volevo. Perché ce l’ho fatta? Perché credevo in quello che facevo, mettevo amore, determinazione in ogni cosa.” Sulla parete di casa un medagliere che nemmeno Francesca riesce ad elencare e negli occhi l’emozione di parlare del suo primo fan, il padre Roberto: “I miei genitori ha creduto profondamente in me e nel mio sogno. Certo, sono crescita rapidamente, ero distante dai miei coetanei ma ora sto recuperando”.

L’ultimo racconto è quello di Giorgia Rosati, giovane modella, aspirante dottoressa, di 19 anni che all’età di 15 hascelto la sua strada seduta sul divano di casa a San Benedetto del Tronto: “Guardavo un programma televisivo che mostrava New York, Londra, Mosca, mi sono guardata attorno e ho capito che me ne sarei andata. Dicendo ai miei genitori che avrei trascorso alcuni giorni a Roma da amici, ho preso l’aereo e ho accettato il mio primo lavoro a Beirut.” Testarda e curiosa, Giorgia racconta tutte le difficoltà che affronta giornalmente con questo mestiere: “Tra i sacrifici più grandi c’è quello di stare lontana dalla mia famiglia e avere una relazione sentimentale. Sono una nomade, ho pochi punti fermi, il principale è mia madre, la chiamo almeno 5 volte al giorno tra una sfilata e l’altra – la modella prosegue – la cosa importante in questo lavoro è non farti condizionare dalle persone che ogni giorno giudicano il tuo aspetto fisico. È un mondo infiocchettato dai media dove a volte si scade nella strumentalizzazione della donna, ma io sono sempre la stessa e anche le persone che mi sono accanto” Tra lustrini e paillettes, Giorgia ha dovuto affrontare la prova più grande, quella contro la setticemia: “Da quando sto meglio, qualunque semplice problema, anche d’amore o professionale, è per me una sciocchezza”. Il programma dà spazio anche alle eroine della vita di tutti i giorni, donne capaci di combattere e vincere giorno dopo giorno la sfida con la quotidianità. Su Tgcom http://www.tgcom.mediaset.it/) è disponibile una pagina web dove è possibile segnalare la “propria” storia di donna.

Silvio Magnozzi
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