28/07/2011
Posata su un tavolino del salotto o appoggiata per terra in un
ingresso, potrà essere scambiata per una scultura. E se vi dovessero chiedere
chi è l’artista, potreste rispondere Lievore Altherr Molina. Poi, rivelerete l’arcano, con un semplice clic.
Perché Anisha in realtà è una
lampada, disegnata dallo studio di design spagnolo per Foscarini. La sua forma è un’ellisse irregolare, che come una
cornice avvolge uno spazio vuoto, riempiendolo di luce.
In argentino, “anisho” significa anello, ma il nome Anisha
vuole essere anche un omaggio all’artista indiano Anish Kapoor, celebre per le sue opere dalle forme primordiali e
tondeggianti e dai colori squillanti e vivaci. Realizzata in materiale
plastico, si presenta come una forma continua, completamente cava all’interno e
plasmata in modo da generare il proprio basamento, senza interrompere la figura.
Nel progettare una lampada capace di raggiungere inediti livelli di essenzialità,
è stata decisiva la scelta di una soluzione illuminotecnica che non alterasse
l’equilibrio formale del prodotto: il LED, all’interno della parte
superiore, è perfettamente mimetizzato nella struttura. Inoltre, l’interruttore, che si trova all’interno
della forma, è sensibile al semplice sfioramento del dito.
Anisha è disponibile in due dimensioni: una più piccola (l. 23x5x32
h cm), adatta ai comodini, e una grande (l. 33x5x45 h cm), pensata per
consolle, piani di lavoro, ma anche da appoggiare a terra. Due anche i colori
proposti: bianco, puro ed essenziale, e rosso per una presenza decisa e
riconoscibile, per un’eleganza discreta.
C. G.