05/04/2011
«Olio, aglio e acciuga: no, non
è la bagna cauda che, pur
essendo di Alessandria,
non è tra le mie salse preferite. È un
semplice segreto (molto piemontese)
per condire un’insalata o un ricco piatto
di tagliatelle fresche».
Abbiamo appena cominciato a chiacchierare
e già abbiamo la sensazione
che ci abbia invitato a sedere nella sua
cucina. Del resto è proprio dai fornelli
di casa che Benedetta Parodi, 38 anni,
giornalista e conduttrice, entra tutti i
giorni nelle case degli italiani all’ora
del Tg di mezzogiorno, con la sua seguitissima
rubrica televisiva Cotto e mangiato.
Grazie alla sua aria semplice, al
suo sorriso dolce di moglie e madre (è
sposata con il giornalista sportivo Fabio
Canessa e ha tre bimbi: Diego di 16
mesi, Eleonora di 6 anni e Matilde di 8),
ha conquistato gli italiani. I
fan non si contano, al punto
che il libro di ricette nato dalla
trasmissione (Cotto e mangiato,
Vallardi) è il più venduto
del 2010.
– Qual è il segreto di questo
successo?
«Vivo le cose con leggerezza,
non mi faccio troppe domande,
forse non mi rendo
proprio conto. Da lettrice appassionata,
mi imbarazza un po’ il fatto
che un mio libro abbia superato nelle
vendite best seller di autori che amo, come
Eco o Follett. Ma i libri di ricette e i
romanzi sono cose diverse».
– Chi è il suo pubblico?
«Persone di ogni età, signore, ragazzi,
anche bambini, che apprezzano il fatto
che le ricette sono facili e veloci da realizzare,
adatte a loro».
– Da piccola pasticciava in cucina?
«Ho sempre avuto passione per la cucina,
ma miamadre, tipo molto preciso,
non mi voleva in giro per la sua cucina.
Ho cominciato a divertirmi ai fornelli all’epoca
dell’università, quando per studiare
sono andata a vivere da sola».
– Lei ha quella che oggi si potrebbe quasi
definire una famiglia numerosa, le
piace cucinare anche nel quotidiano?
«Cucinare mi rilassa. Se però devo
pensare a una nuova ricetta mi piace essere
sola. Altrimenti, con le bimbe che
appoggiano sul tavolo i libri di scuola e
il piccolo che chiede attenzione...».
– Lei ama la cucina semplice. Qual è il
suo sugo preferito?
«La salsa al pomodoro, cotta a lungo
e concentrata, con tanto olio: perfetta
per la scarpetta».
– E l’etichetta?
«Che c’è di male? L’importante è non
usare la forchetta, pensando di fare i fini...
La salsa si assapora meglio tenendo
il pane tra le dita!».
Giusi Galimberti