22/02/2011
«Certo sono in molti a invidiare il mio lavoro, sempre a stretto contatto con il mare, anche se per viaggiare così tanto occorre una grande passione». Lo dice la giornalista e conduttrice televisiva Tessa Gelisio, tosco-sarda nata ad Alghero e cresciuta a Rosignano Marittimo, una che il mare, la natura e i viaggi li ama da sempre. «Prima viaggiavo per divertimento, ora per lavoro. E se il lavoro è anche passione...».
Così Tessa, percorrendo da una sponda all’altra il Mediterraneo e navigando da un’isola all’altra dei Tropici, con la sua trasmissione Pianeta Mare, è diventata anche autrice di libri di ricette di pesce e frutti di mare (l’ultimo, La cucina del mare è stato appena pubblicato da Rizzoli).
«Solo nel Mediterraneo esistono quasi 400 specie ittiche, ma alla fine si mangiano sempre i soliti pesci. Bisognerebbe conoscere meglio le ricchezze del mare e imparare a cucinarle. Non è poi così difficile come sembra».
– Qual è il pesce più buono che le è mai capitato di assaggiare?
«Il cefalo di Cabras, in Sardegna. Il cefalo è un pesce che vive ovunque, anche nei porti. Se cresce in acque pulite, nutrendosi bene, è uno dei pesci migliori».
– In quale regione italiana si incontra la miglior cucina di pesce?
«Sicuramente in Sicilia. Basta pensare alle meravigliose sarde a beccafico».
– Qual è il suo primo piatto preferito a base di pesce?
«Il più buono che ho mai assaggiato è il risotto de go, piatto veneziano a base di go, pesciolini insignificanti dalla grande testa e con gli occhioni che vivono in laguna».
– Il pesce pescato in mare è meglio di quello di allevamento?
«Se si parla di certi allevamenti all’estero, dove i pesci sono malnutriti, certamente sì. Ma orate e branzini allevati nelle nostre vasche a mare sono buonissimi. Ho provato una volta a fare un test a un gruppo di esperti: dovevano riconoscere i branzini di mare da quelli di allevamento. Non ne sono stati capaci».
di Giusi Galimberti