Amica della sposa? Ecco l'abito ideale

Eleganti ma non vistose, mai troppo ingioiellate, E soprattutto non scegliere mai il bianco e il nero. I consigli del sarto.

20/05/2011
Un abito della sartoria Spazio Milani.
Un abito della sartoria Spazio Milani.

La vostra migliore amica vi ha invitata al suo matrimonio? E magari vi ha persino chiesto di essere sua damigella o testimone? Se guardando dentro l'armadio non trovate davvero nulla di adatto all'occasione, forse può essere il momento di rivolgersi a una sartoria.

      Complice infatti la monotonia delle vetrine dei negozi delle catene multinazionali, che propongono gli stessi abiti in serie a Berlino come a Madrid o nel centro di Roma o Milano, stanno tornando in gran voga le botteghe artigianali, dove si confezionano come un tempo abiti unici su misura. Per lui, ma soprattutto per lei.

     Se dunque state pensando all'esclusività di un tailleur in un prazioso tessuto nei colori moda o a un romantico abito princesse, ecco per voi i consigli di due veri esperte, il sarto napoletano Pino Peluso e Barbara Milani, dello Spazio Milani, laboratorio dove si riforniscono di abiti le signore chic milanesi.


    «Per un’eleganza infallibile la scelta deve ricadere su un abito semplice che porti con sé un tocco di originalità affidato alle mani e alla creatività del sarto», spiega Pino Peluso, che parte da questa premessa per aiutare a non commettere errori nella scelta dell’abito da indossare a un matrimonio. Assolutamente d'accordo sulla semplicità della scelta è anche Barbara Milani, che aggiunge: «Una bella stoffa e un buon taglio dicono già molto, senza bisogno di esagerare in fronzoli ed eccessi. Del resto la regina della festa è in questo caso la sposa, è il suo momento e la la sua festa. Una vera amica non la deve metterla in ombra».


   «Del resto», aggiunge Peluso, «è importante ricordarsi che ci si sta preparando per una cerimonia e non per un red carpet hollywoodiano. L'eleganza non è mai data dallo sfarzo, ma dalla sobrietà».

     «Il primo consiglio che dò alle mie clienti, specie alle più giovani, che magari sono più attente al budget, è quello di scegliere un vestito che possa poi essere utilizzato anche per altre occasioni. Basta accessoriarlo in modo diverso. A un classico tubino, per esempio, per il matrimonio si aggiungerà una stola di organza sulle spalle, pochette e décolleté in raso. Con dettagli diversi, gioielli meno importanti, lo si potrà indossare in tanti altri momenti. Per andare al cinema, a una cena o a teatro».

   Aggiunge Pino Peluso: La qualità dei tessuti è indispensabile. Un abito bello realizzato a mano, che richiede ore di lavoro, deve essere realizzato con un bel tessuto, che sappia valorizzare la figura. Personalmente preferisco la lana leggera o la seta; chi preferisce tessuti fascianti deve scegliere lino, cotone, misto lino».

   Secondo Barbara Milani è poi fondamentale, nella scelta del vestito, informarsi dalla futura sposa, sul tono della sua cerimonia. «Soprattutto se è una cara amica, non sarà difficile sapere qualcosa di più sulla sua festa. se ha affittato una villa patrizia o un castello, con balli serali, si potra scegliere anche un abito più importante. Se gli sposi hanno invece scelto una festa informale in un agriturismo, si potrà essere comunque raffinati ed eleganti vestiti in un modo più informale».

    «Meglio sapere come saranno anche i vestiti delle mamme e delle sorelle dei futuri sposi, per evitare di apparire troppo eleganti o, al contrario, troppo casual», aggiunge il sarto napoletano. «Se la sposa intende proporsi con il tradizionale abito lungo e desidera le invitate in lungo, deve avvisarle a voce. Se decide invece per il corto, comunicherà la proprio scelta in modo che nessuna invitata si presenti in lungo».

Una ngolo della sartoria Spazio Milani.
Una ngolo della sartoria Spazio Milani.

GLI ERRORI DA EVITARE

      Chi non ricorda lo scandalo che ha provocato alle nozze di Will e Kate l'abito con tanto di cappellino apparentemente nero dell'ospite Victoria Beckham. La diva moglie del celebre calciatore inglese si è subito prodigata a spiegare che il suo vestito era blu notte. «La primissima regola del bon ton ai matrimoni è: mai, davvero mai, scegliere il bianco (colore della sposa) o il nero (colore dei funerali) per questo tipo di cerimonia. Infatti, si tratta di una festa. Il colore è più che mai gradito. Al matrimonio dei reali inglesi le signore, come usa in Gran Bretagna, sfoggiavano tailleur e cappelli in toni pastello. Magari noi siamo meno avvezzi a certe tonalità, ma sicuramente ai matrimoni ben vengano i corallo, i toni della bouganvillea, il verde chiaro». 

   Il buon gusto, secondo Barbara Milani, va mantenuto anche se aggiornato ai tempi. «Così, il cappello, secondo il galateo, si porterà solo ai pranzi a mezzogiorno. se la festa è di sera, niente cappello».


   Infine, aggiunge Puluso: «Minigonne e scollature vanno sicuramente bandite, specie se si prende parte a una cerimonia religiosa. D'altra parte, anche abiti troppo tristi e castigati non si addicono a una cerimonia gioiosa come un matrimonio. Da evitare i gioielli troppo fastosi, perché di nuovo potrebbero mettere in ombra la sposa».  

Giusi Galimberti
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