27/06/2011
Un gigantesco poster pubblicitario di Abercrombie a New York.
A volte le mode partono dalle passerelle. Quasi sempre nascono nelle strade. E in questo caso sono soprattutto i giovanissimi a dettare legge sui marchi di tendenza. Uno di questi, da qualche stagione, è sicuramente l’americanissimo Abercrombie & Fitch, più che una collezione di abbigliamento un vero e proprio fenomeno di costume. Da studiare per chi se ne intende di marketing e pubblicità.
Riassumiamo la filosofia che ha catturato, quasi come una mania, gli adolescenti e non solo. Punto uno, i negozi: solo due in Europa, così che per venire a comprare a Milano partono stuoli di ragazzini da Parigi e Madrid. Dettagli sugli store: sono gestiti da tanti ragazzi bellissimi, che indossano a loro volta i capi del marchio, così anche chi non è proprio un adone si riconosce e vuole copiare il loro look. Altri dettagli riferiti ai negozi: le finte code all’ingresso, che soprattutto nello storico negozio in 5th Avenue a New York rendono ancor più desiderabile entrare per acquistare.
Ancora i profumi spruzzati un po’ ovunque sui capi esposti, per inebriare i clienti (naturalmente anche l’eau de toilette diventa desiderabile, e non costa poco); infine, le luci, soffuse, quasi impossibile vedere bene i capi, in compenso i cotoni americani di cui sono composti sono davvero morbidissimi; insomma, non vedi bene ma così apprezzi maggiormente la qualità dei materiali. I capi: sempre simili, cambiano solo i colori, così diventano iper-riconoscibili, un vero status.
Stile californiano per la primavera/estate 2012 (Band od Outsiders).
Il fratellino di Abercrombie: Hollister
Felpe, principalmente, ma anche canottiere, polo, t.shirt, calzoncini, gonnelline a fiori e, in autunno, camicie scozzesi. Questa l’anima della collezione.
E per chi si è appassionato a questo stile da college americano del Nord e della East Cost, è già nato il fratellino gemello in stile West Coast e californiano. Si chiama Hollister ed è una sorta di “seconda linea” (come tutte le seconde linee è più abbordabile). Stessa filosofia: pochissimi i punti vendita, quattro in tutta Italia e ben posizionati dentro i più importanti centri commerciali (Orio al Serio, Carugate Euroma2, Roma Est). I ragazzini romani e milanesi lo sanno bene: per comprare da Hollister non basta il solito giretto in centro con gli amici, occorre essere accompagnati in auto da mamma o papà. E di nuovo torna la filosofia del desiderabile in quanto difficile da raggiungere.
Lo stilista di Band of Outsiders, Scott Sternberg.
Lo stile californiano di Band of Outsiders
Ma lo stile americano più tradizionale, un po’ effetto College anni Cinquanta/Sessanta non è solo Abercrombie. Da diversi anni ha grande successo anche tra i ragazzini Tommy Hilfiger, che ha fatto dei colori della bandiera statunitense il filo conduttore delle sue fresche collezioni uomo, donna e bambino.
E per chi proprio non vuole l’abito scelto indossato da tutti nelle strade, ma ricerca un look più esclusivo, da passerella, ecco arrivare il giovane stilista più modaiolo del momento, Scott Sternberg. Basta entrare nel sito del marchio da lui fondato nel 2004 a Los Angeles e da lui diretto, Band of Outsiders, per capire quanta creatività sta dietro questo simpatico giovane, che fa tra l'altro produrre le sue collezioni proprio in Italia, dalla Pier Spa di Casale sul Sile.
Anche per questo motivo, Band of Outsider è stato invitato come evento clou di Pitti Immagine. Una collezione portabile e chic in perfetto stile californiano, che è stata accompagnata nella presentazione in sfilata dalle note di alcuni celeberrimi musical made in Usa. Spettacolare la cornice della Manifattura Tabacchi di Firenze e anche le coreografie, che mescolavano l'incedere dei modelli in passerella alle evoluzioni dei ballerini.
Giusi Galimberti