08/06/2011
Si racconta, come una favola racchiusa in tre valigie, la
collezione che Luciano Barbera propone
per la prossima estate. Tre valigie che contengono abiti adatti a tre
momenti e tre luoghi diversi, in giro per
l’Italia. La prima, di colore blu mare, contiene giacche di lino misto lana e
di seta misto lino, nelle tonalità dell’azzurro e sfoderate, pantaloni in
canneté bianco, camicie in lino o in cotone con fantasie rigate. Il
tutto per una passeggiata... a Portofino.
La seconda valigia, verde, racchiude un blazer color pervinca, una camicia
Oxford riquadrato in pervinca e lavanda e pantaloni in tela di lana e mohair. Per
una nottata in Sicilia, dove la sera,
davanti a un bicchiere di vino, la brezza regala quel fresco tanto cercato
durante il giorno (in valigia non manca neanche un giubbotto antivento con
dettagli in cotone e lino). Infine, c’è la valigia rossa, con un blazer di lino
con fondo tabacco e gessatura cielo, una camicia gingam in cotone bianco e navy
e pantaloni in Solaro, per un aperitivo al tramonto, sulle rive della
Toscana. Nascosto sul fondo (sia mai che
l’aperitivo prosegua con una cena elegante), anche un abito in lino color
sabbia con impunture a mano a riva delle cuciture, una camicia bianca in
cotone-lino con collo doppio uso e button-down e una cravatta fondo blu in seta
garzata con stampa vintage albicocca e rosa antico.
Parlando di viaggi, ma in giro per il mondo, chi è il primo
personaggio che viene in mente, se non Ernest Hemingway? È proprio la sua vita ad aver ispirato la
nuova collezione total look di Woolrich
John Rich & Bros. per la
primavera-estate 2012. In particolare, la sua giovinezza, passata nel nord del
Michigan e il periodo in cui fu corrispondente durante la Seconda Guerra
Mondiale. Northern Michigan to the South Pacific è il nome della linea che reinterpreta i codici del
classico outdoor americano degli Anni 30 e 40, mescolati con suggestioni
militari e materiali artigianali delle isole del Sud Pacifico. Ad arricchire la
collezione ci sono influenze della tradizione della regione Banshu in Giappone,
dove dal XVIII secolo viene prodotto il tessuto Banshu Ori, creato
ancora oggi con storici telai; e ancora, i
tessuti Ikat dell’India, rigorosamente fatti a mano, che prendono il nome dalla
parola indonesiana “nodo” e rappresentano una tradizionale tecnica di
tessitura; infine, non mancano cotoni tecnici e fibre naturali. Passando ai
colori, sono le tonalità del kakhi, dell’ecru e del verde oliva con tocchi di
rosso-arancio, indaco e verdi decisi, a caratterizzare la collezione. Due i
capi principali attorno a cui ruota lo stile dell’uomo secondo Woolrich: la Mackinac
Jacket (nella foto) e la O.D.
Field Jacket. La prima prende il nome
dall’isola di Mackinac, nel Michigan, luogo ideale per caccia e pesca, per
andare in canoa o in barca. La O. D. Field Jacket, si ispira, invece, a uno dei
primi modelli creati per l’esercito. Il total look si completa poi con camicie
e t-shirt con nuove stampe/disegni e nei toni dell’indaco e delle sue fantasie
floreali.
Un altro tipo di viaggio è quello per affari. All’uomo sempre
in giro per lavoro, anche d’estate, ci ha pensato Boglioli con la sua nuova
collezione, che ripropone un mix tra alta sartolialità e innovazione, ponendo massima attenzione alla vestibilità e al comfort,
con l’utilizzo di tessuti esclusivi e di sofisticate tecniche di tintura. Dalla giacca Chelsea in cotone
e lino, con linea pulita e tintura melange,
alle camicie dai colori soffusi e stemperati, dal grigio al blu madra, con
fantasie a righe o doppi effetti optical, che si alternano tra dritto e
rovescio. Oltre al melange,
tessuto di punta della stagione, che intreccia 6 fili di cotone bianco e grigio
successivamente tinti a effetto stampa, di grande impatto è anche il
trattamento che permette di ottenere la carta giapponese, una trama strutturata
da armature a fili doppi: i colori vanno dall’azzurro al cobalto, dal grigio
tortora al beige chiaro. Completano la collezione, le sciarpe in seta e lino e
gli accessori di piccola e grande pelletteria.
Redazione 2C Edizioni