21/09/2010
Dopo la storica riunione tra il cantante Piero Pelù e il chitarrista Ghigo Renzulli (attesa da tanti anni) e dopo il successo dell’album “Stato Libero di Litfiba”, la rock band toscana si prepara per il nuovo tour (in programma a novembre) e per il nuovo disco (in uscita nel 2011). Top secret il titolo e il contenuto dell’album. La tournée autunnale dei Litfiba, invece, prenderà il via a Torino il 20 novembre e si concluderà a Perugia il 3 dicembre. In mezzo, si prevedono due settimane ad alto potenziale rock, con le tappe di Milano (22 novembre), Trento (24 novembre), Jesolo (27 novembre), Rimini (29 novembre) e Firenze (1 dicembre).
Intanto, impegnati negli studi di registrazione, i Litfiba preferiscono non commentare la durissima polemica scatenatasi in Sicilia, in occasione del concerto di Campofelice di Roccella (in provincia di Palermo), teatro del duplice e sarcastico attacco di Piero Pelù contro il premier Silvio Berlusconi e contro il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri (recentemente condannato in appello per concorso esterno in associazione mafiosa). Da circa un mese, nella terra di Pirandello, è tutto un alternarsi di censure, critiche, proposte di cittadinanza onoraria e persino bufere politiche negli enti locali.
La frase contro Berlusconi e Dell’Utri non è passata inosservata, perché, tra il pubblico di Campofelice di Roccella, era presente anche l’assessore alle Politiche giovanili della Provincia di Palermo, Eusebio Dalì (esponente del Popolo della Libertà). “I Litfiba chiedano scusa ai siciliani”, ha tuonato l’assessore. Ma Dalì non si è fermato alla richiesta di scuse e ha esortato i sindaci dell’Isola a non invitare più quegli artisti “che hanno come scopo il pontificare, predicare e fare lotta politica, servendosi di quell’arma potente che è la musica”. La coordinatrice dei giovani del Pdl Sicilia, Costanza Castello, si è spinta fino a chiedere il rimborso collettivo dei biglietti del concerto.
Al fianco dei Litfiba, però, si è schierato il popolo di Internet, con migliaia di messaggi di solidarietà nei confronti di Piero e Ghigo. Il giornalista Mario Azzolini, sindaco progressista di San Mauro Castelverde, ha proposto, invece, la cittadinanza onoraria per i Litfiba, incontrando l’immediato consenso di altri suoi colleghi del comprensorio delle Madonie.
In difesa della libertà di espressione e del buon rock è intervenuto anche Leoluca Orlando, portavoce nazionale di Italia dei Valori. A sorpresa, il presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti (Udc), ha preso nettamente le distanze dal suo assessore e ha difeso Pelù, “nel nome di Voltaire e della tolleranza”, scatenando la dura replica di Gianfranco Miccichè, viceministro dell’Economia (schieratosi con Dali’).
“El diablo” Pelù provocherà una crisi politica all’interno della giunta provinciale di Palermo? Tutto è possibile nell’Isola di Pirandello. C’e’ da scommettere, però, che se i Litfiba si candidassero, riceverebbero un plebiscito tra i giovani siciliani!
Pietro Scaglione