Il design arreda Manhattan

Nelle vie intorno a Central Park, a New York, venti showroom offrono "Italian street walking", una passeggiata del design. Protagonisti, alcuni tra i più bei marchi di casa nostra.

06/12/2010

     Il design italiano ha conquistato New York. E fino al 6 gennaio viene celebrato con tutti gli onori. L’occasione è il momentaneo trasloco a Manhattan de “I Saloni Milano” che nel 2011 festeggia i cinquant’anni e che in Usa è conosciuto come Milan Forniture Fair.
 
     l’iniziativa, promossa da Cosmit, Federlegno e l’Istituto nazionale per il Commercio estero, per la prima volta raccoglie contemporaneamente a New York 20 prestigiosi marchi del design italiano con il progetto Italian design street walking: Artemide, B&B Italia, Boffi, Cesana, Flos, Flou, FontanaArte, Giorgetti, Glas Italia, Kartell, La Murrina, Lualdi, Luceplan, Matteograssi, Molteni & C.- Dada, Pedini, Poltrona Frau, Poliform - Varenna, Scavolini, Tre P & Tre Più.

     Venti showroom di aziende italiane, dunque, fino al 6 gennaio espongono i loro prodotti e accolgono i visitatori con vini e piatti di Eataly, il nuovo emporio di lusso sulla Quinta Strada dedicato al cibo e alla tradizione italiana. «Nel legno-arredo abbiamo un sistema industriale unico al mondo che coniuga cultura, creatività e innovazione, caratteristiche d’eccellenza che ci aprono le porte alle collaborazioni con i migliori architetti e designer internazionali», sintetizza Carlo Guglielmi, presidente di Cosmit, ente che organizza i Saloni. «Qui a New York mettiamo in campo un lavoro di squadra che intende valorizzare tutto questo». La scelta di New York, come spiega Rosario Messina, presidente di Federlegno-Arredo, l’associazione dei produttori di mobili e semilavorati del legno «non è dovuta solo al fatto che quello statunitense è un mercato importante con un fatturato dell’export per il 2009 di 551 milioni di euro, ma anche per l’opportunità di avere l’attenzione di tutto il mondo e innescare la scintilla di un processo di ripresa e di crescita, del quale negli ultimi mesi abbiamo già avvertito le prime avvisaglie.

     Non solo design nel calendario dei festeggiamenti, ma un colpo d’occhio globale sulle eccellenze di casa nostra fino ai primi giorni dell’anno nuovo, ovvero fino a quel 2011 in cui il cinquantenario dei Saloni si compie effettivamente: la cultura ha determinato il successo dei Saloni milanesi. Così a Manhattan, nella prestigiosa location di Park Avenue Armory, dal 3 dicembre al 6 gennaio si può ammirare l’Ultima cena di Leonardo da Vinci interpretata da Peter Greenaway con luci ed effetti speciali. E fino al 18 dicembre Roberto Bolle, étoile della Scala, primo ballerino dell’American Ballet Theater di New York, è protagonista, in un video ritratto, dell’installazione Perchance to dream di Robert Wilson: fra tuoni e raffiche di mitra, gli ospiti camminano in un percorso buio in cui il volto in bianco e nero dell’artista sembra immobile. A fianco, i pezzi icona del design italiano degli ultimi 50 anni: dalla lampada Hope di Luceplan alla Vanity Fair di Poltrona Frau, dal letto Nathalie di Flou alla lampada Arco di Flos.

Ginevra Petrolo
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