28/01/2011
Uno snowboard pronto a lanciarsi per un salto nella parte dedicata agli esperti dello snowpark del Passo del Tonale.
Sci da freestyle o snowboard ai piedi, prima di immettersi in una di quelle speciali piste attrezzate chiamate snowpark, autentici parchi dei divertimenti della neve, occorre dare una rispolveratina al proprio inglese. Qui, infatti, tutte le attrezzature hanno nomi rigorosamente anglosassoni. Si salta proiettati in aria da rampe di neve chiamate kickers, si scivola su specie di rotaie di metallo di ogni forma e dimensione definite rails, si atterra nel landing. Del resto, se gli sciatori tradizionali hanno gli sci, gli snowboarder hanno la board e al posto degli attacchi i bindings.
La nuova generazione degli sciatori, quella degli snowboarder e dei freestyler, è la generazione dei freeriders, gli appassionati del “giro libero” autentici cavalieri della neve alla ricerca di emozioni in libertà, da trovare al posto che sulle solite piste anche in questi spazi attrezzati, in cui ogni acrobazia è possibile. Senza i rischi che si possono invece incorrere sciando in neve fresca.
Attenzione, però, perché , come abbiamo già scritto nelle pagine del nostro settimanale Famiglia Cristiana, nella rubrica Teniamoci in forma, sul numero 6/2011, piste e snowpark non sono arene da rodeo. E i comprensori sciistici non sono il far west dove tutto è lecito: vanno rispettati l’incolumità e il diritto degli altri di divertirsi senza correre rischi gratuiti. C’è uno specifico codice di comportamento, stabilito dalla legge 363 del 2003: lo si legge su internet (www.camera.it/parlam/leggi), o agli infopoint delle località invernali, e prevede sanzioni per gli spericolati.
SNOWPARK AL TOP
Tra la sessantina di park attrezzati in Italia, gli appassionati segnalano come migliori questi che vi segnaliamo: il King Laurin Snowpark di Siusi (Alto Adige), quello di Bardonecchia (teatro delle Olimpiadi 2006), lo Swatch Snowpark Mottolino di Livigno, l’Adamello Freestyle Arena del Tonale (Lombardia), il San Martino Snowpark Tognola di San Martino di Castrozza (Trentino), l’Ursus Snowpark di Madonna di Campiglio, l’Indian Snowpark di Cervinia (Val d’Aosta).
PER SAPERNE DI PIU'
* FISI-Federazione italiana sport invernali, telefono 0275731, www.fisi.org; Fis-Federazione snowboard Italia, telefono 0458303277, www.fsi.it. * http://snowboard.tabularasateam.it; www.snowgang.com; www.snowstyle.it ; www.surftribe.it; www.mgsnowboard.com; www.maxisport.it; www.treessesport.it.
CORSO RAPIDO DI INGLESE PER SNOWBOARDER
Back-side: qualsiasi movimento o appoggio verso la schiena del rider viene definito con questo termine, abbiamo così le cosiddette curve back-side, le rotazioni back-side (che sono quelle compiute uscendo dal dente del salto con la schiena verso valle).
Fakie: surfare andando alla rovescia ( si usa il sinonimo switch quando ci si riferisce a qualsiasi manovra aerea compiuta in andatura fakie)
Forward: surfare normalmente dal proprio verso non al contrario (chiunque ha un senso di marcia prevalente).
Front-side: il contrario di back-side, cioè curve e manovre eseguite guardando verso valle.
Goofy: chi in andatura forward tiene il piede destro avanti.
Regular: è colui che in andatura forward tiene il piede sinistro avanti.
Rider: chi cavalca qualcosa, snowboard compreso.
TERMINOLOGIE RIFERITE A SNOWPARK, TERRENI E PISTE
Powder: la fantastica neve fresca, detta comunemente pow. Sciare in neve fresca comporta un’ottima conoscenza della montagna e delo sci, e in ogni caso occorre ascoltare i bollettini della neve per evitare il rischio di valanghe.
Lip: salto naturale che si può trovare fuori pista e che solitamente viene modellato dal vento, da qui windlip, viene detto anche lip la parte finale dei kickers.
Snowpark: zona di un comprensorio adibita alla pratica del freestyle (anche con gli sci) piena di salti, rails magari anche un bel pipe o ancor meglio super pipe (più grande). Kicker: la rampa che si percorre per saltare, può essere più o meno verticale.
Flat: è la parte piatta che bisogna oltrepassare nei salti per raggiungere il landing. Landing: è la zona d’atterraggio del salto, preferibilmente ampia e in discesa.
Half-pipe: è una struttura fatta a mezzo tubo, lunga un centinaio di metri e con i muri che sono da 3 a 5 metri, nella quale sono possibili evoluzioni di ogni tipo (è disciplina olimpica).
Quarter-pipe: singolo muro di pipe che può avere dimensioni davvero ragguardevoli e si può trovare anche naturale, può essere affrontato frontalmente e vi si possono effettuare le medesime evoluzioni del pipe.
Funbox: struttura da snowpark saltabile anche dai lati, ha la forma della scatola di un panettone, solitamente con uscita abbastanza verticale, vi si fa una parabola accentuata.
Straight-jump: sono salti tipici da snowpark, anche di considerevoli dimensioni, necessitano di velocità alte.
Spina: salto tipico da snowpark con kicker quasi verticale che presenta un doppio landing sui lati, a destra e sinistra.
Slide/slidare: scivolare sopra un rail.
Rail: è un tubo tondo, quadro, doppio o qualsiasi altra struttura metallica o non dove sia possibile scivolare di traverso o frontalmente, negli snowpark ce ne sono di molti tipi.
Rainbow: rail fatto a forma di arcobaleno, a parabola.
C-Rail: rail fatto a forma di C aperta, curvo.
S-Rail: rail a forma di S aperta.
Box: struttura per slide più larga e spesso rivestita in plexiglass o altri materiali (può avere svariate forme e lunghezze come i rail già descritti, ma è più semplice).
di Giusi Galimberti