20/06/2011
Alessandra Vassallo, 22 anni, ballerina del Corpo di ballo della Scala.
Sembra un fragile scricciolo.
In realtà, appena inizi a
chiacchierare con lei capisci
che Alessandra Vassallo, 22 anni,
siciliana, diplomata alla Scuola
di ballo della Scala e dal 2009
nel Corpo di ballo del Teatro milanese,
è in realtà una “dura”,
una ragazzina dalle idee molto
chiare.
«La nostra è una vita di
grande sacrificio, ma anche di
immense soddisfazioni. Devi
amare davvero la danza per
sopportare ore e ore di prove,
senza le quali non si acquisisce
la sicurezza necessaria per salire
su un palco. Occorre ottenere
dei perfetti automatismi tecnici
e coreografici, per riuscire poi a
interpretare i diversi ruoli».
E di ruoli importanti, Alessandra ne ha già interpretati: da Ippolita nel Sogno di una notte di mezza estate di Balanchine a Myrtha in Giselle, da Kitri in Don Chisciotte di Rudolf Nureyev a Giulietta in Romeo e Giulietta di McMillan.
Ci confida quella che per lei è la chiave del successo: «L’importante, per arrivare, è rimanere sempre sé stessi». Anche se poi ci confida che il suo ruolo prediletto, Giulietta, non le somiglia affatto: «Sono solare, sempre allegra. Lei è un’eroina triste e romantica. Eppure, credo che qualcosa scatta dentro di me quando ballo». In questi giorni, Alessandra è in tournée con il Corpo di ballo del Teatro alla Scala e balla nella coppia principale di Rubies in Jewels di Balanchine, al fianco dell’étoile Leonid Sarafanov.
Giusi Galimberti