06/06/2011
Cantante, 22 anni, vincitore della terza edizione di X-Factor e dell'Mtv Award europeo 2010
Mina, sua fan, gli ha detto al telefono:
«Sono onorata di essere tua collega».
Claudio Baglioni ha cantato in diretta
video a un suo concerto. Di tutti i giovani emersi
dai talent show, Marco Mengoni è un numero
uno. Tanto che nel 2010 si è aggiudicato
l’Mtv Award come miglior cantante europeo.
Ora è in sala di registrazione per incidere il
nuovo album e anche se appassionato di moda
(è testimonial degli occhiali Lozza) non ha
potuto prendere parte al nostro set fotografico.
Ma ha voluto chiacchierare con noi.
- I tuoi primi due album sono stati disco di platino. Ti aspettavi un tale successo?
«Non sapevo cosa aspettarmi, è stata una bellissima sorpresa, in effetti» .
- Sei uno dei pochi artisti che ha fatto subito un disco live, non poco per un giovanissimo.
«Pensavo fosse troppo presto, ma la casa discografica e i produttori ci credevano. Il disco uscito a ottobre è stato disco di platino».
- Con quali artisti ti piacerebbe lavorare?
«David Bowie, Paolo Nutini...».
- Quanto pensi sia stato determinante X-Factor, per mostrare il tuo talento?
«Fondamentale, per avere una possibilità. Avevo portato il disco a molte case discografiche, che non avevano voluto rischiare».
- Servono le scuole dei talent show?
«X-Factor non è una scuola. Per me si è trattato di un’esperienza di vita».
- Cosa pensi dell’altra trasmissione Amici?
«Tutto ciò che serve a dare una chance ai ragazzi che hanno qualcosa da dire, è utile».
«La bellezza nel mondo intorno a me. L’Intermezzo della Cavalleria rusticana di Mascagni».
«La faccia della mia produttrice quando starnutisce ».
- Agli Mtv hai vinto davanti a un cantante famoso come Enrique Iglesias. Te l’aspettavi?
«Sì. Eh eh eh eh eh...».
- Quanto è importante il tuo pubblico?
«È il mio sprone, mi dà energia».
- Hai tantissimi fan. È vero che molti di loro ti seguono dappertutto?
«Ormai li riconosco, dei più assidui so anche i nomi. Sono forti, organizzati come un esercito, sanno anche fare le coreografie, basta guardare i flash mob di quest’estate. Metà del lavoro lo fanno loro. Se all’accordo Mi maggiore togli Mi e Sol, l’accordo non suona. Rendo l’idea? Insieme suoniamo alla perfezione».
- Qual è la canzone che ami di più tra le tue?
«Quelle contenute nel prossimo album».
- Le cinque canzoni (di altri) che porteresti con te su un’isola deserta?
«Ain’t got no /I got life (Nina Simone); I Want you (Erykah Badu); Virtual Insanity (Jamiroquai); Bolero (Ravel); Le tre verità (Battisti)».
Giusi Galimberti