Fukushima, le verità nascoste

Il Governo del Giappone alza il livello dell'allarme, Usa e Francia criticano la gestione del disastro. E intanto un rapporto tedesco sostiene:Fukushima peggio di Cernobyl.

26/03/2011
Helmut Hirsch, esperto di sicurezza nucleare.
Helmut Hirsch, esperto di sicurezza nucleare.

Un nuovo studio commissionato da Greenpeace a Helmut Hirsch, esperto di sicurezza nucleare, rivela che l'incidente alla centrale giapponese di Fukushima ha già rilasciato un livello di radioattività tale da essere classificato di livello 7, secondo l'International Nuclear Event Scale (Ines), ovvero il livello massimo di gravità per gli incidenti nucleari, raggiunto in passato solo durante l'incidente di Chernobyl nel 1986.

     Solo ieri l'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese aveva dichiarato che la gravità dell'incidente andava rivista e che poteva essere considerato di livello 6, passando quindi da "incidente che ha conseguenze anche all'esterno dell'area sede della centrale" a "incidente grave". «Sommando i rilasci di radiazione da tutti i reattori dell'impianto di Fukushima-daiichi», conclude invece Hirsch, «è ovvio che si è raggiunto il livello 7 nella scala Ines. È probabile che la quantità totale di radiazione equivalga addirittura al triplo del valore minimo per classificare un incidente come livello 7. Il rilascio di radioattività, infatti, è 100.000 TBq (TeraBequerel) per ogni reattore, dunque si tratta di tre incidenti di scala 7».

     Lo studio di Hirsch, che si basa sui dati pubblicati dall'Agenzia Governativa Francese per la Protezione da Radiazioni (Irsn) e dall'Istituto Centrale di Meteorologia Austriaco (Zamg), fa notare che, mentre a Chernobyl l'incidente aveva coinvolto un solo reattore, a Fukushima si è avuto rilascio di radioattività da quattro reattori. I reattori 1, 2 e 3 hanno subito perdita di liquido refrigerante che ha portato alla fusione del combustibile nucleare. La piscina del reattore 4, contenente combustibile nucleare esausto, ha perso liquido refrigerante fino a produrre un incendio che ha coinvolto il combustibile. Un'esplosione di idrogeno ha infine distrutto la struttura del reattore 4.

    

La centrale di Fukushima prima di essere investita dal disastroso tsunami.
La centrale di Fukushima prima di essere investita dal disastroso tsunami.

    Le critiche di Francia e Usa

     Il Governo giapponese ha consigliato ieri i residenti nella fascia compresa tra i 20 e i 30 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima a trasferirsi in altre zone. L'allarme sale poi dopo le notizie sull'innalzamento di emissioni radioattive dal reattore 3, quello considerato più pericoloso, che fanno pensare a danni alla vasca o allo stesso reattore, come ha spiegato Hidehiko Nishiyama, portavoce dell'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese. L’Agenzia ha rilevato inoltre un tasso di iodio radioattivo nel mare 1.250 volte superiore alla norma: se si bevono 50 centilitri di acqua corrente con questa concentrazione di iodio si raggiunge nel corpo il limite naturale che si può assorbire.

     “L'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica) ha sempre dichiarato che un incidente di questa scala non sarebbe mai stato possibile in un reattore occidentale, e invece ce ne sono stati tre in una volta”, rileva oggi Greenpeace in una nota diffusa in occasione della manifestazione contro il nucleare svoltasi a Roma. “Siamo particolarmente preoccupati per gli effetti che la ricaduta radioattiva avrà su un Paese ad alta densità di popolazione come il Giappone”. La maggior parte della radioattività di Chernobyl è ricaduta sulla Bielorussia, che ha una densità abitativa di 40 persone per chilometro quadrato. Il Giappone ha una densità media di 800 persone per chilometro quadrato. L'area metropolitana di Tokyo ha densità di oltre 1.200 persone per chilometro quadro. Le implicazioni per la dose collettiva di radiazione sulla popolazione potrebbero essere enormi.

   Greenpeace ha inviato in Giappone un gruppo di esperti che da oggi inizieranno a monitorare i livelli di contaminazione radioattiva intorno alla zona di evacuazione per valutare la reale portata di rischio per la popolazione locale. Dall'inizio della crisi nucleare a Fukushima, sia l'autorità francese del nucleare sia quella americana hanno espresso numerose critiche su come il Giappone sottovaluti sia i rischi che l'estensione della contaminazione radioattiva.

Gabriele Salari
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Postato da e.milli il 01/04/2011 13:20

Anche dopo Chernobyl tutti i Paesi annunciarono una pausa di riflessione. Si studiò l'incidente e si riprese a costruire centrali (in questo periodo nel mondo sono praticamente raddoppiate). Noi saremo pure il Paese delle veline, ma siamo anche quello di un'opinione pubblica ottusa che non vuole centrali (di nessun genere, nemmeno eoliche), non vuole strade, non vuole dighe, non vuole i treni veloci. E facciamo battute insipide come quelle sulla Barbie nucleare.

Postato da RT57 il 29/03/2011 22:01

Mentre il Giappone diventa motivo di riflessione mondiale sulle conseguenze che drivano da un uso approsimativo della tecnoglogia nucleare, tanto che Obama e la Merkel esternano notevoli ripensamenti, in Italia i governanti assumomo un atteggiamento messianico sulla via italiana al nucleare. "Noi saremo i migliori e pertanto non serve allarmarsi". Capite bene che queste parole dette da gente che ha fatto i soldi con l'edilizia, la pubblicità e le veline e che quindi di industria non sa assolutamente niente, fanno paura. Ma in italia ormai quotidianamente ossequosi al potere, in particolare i giornalisti, può accadere di tutto anche che venga prodotta la nuova linea di Barbie Nucleare.

Postato da eugallesi il 28/03/2011 18:57

Gentile signor Fulvio, chiedo scusa se sono sembrato così arrogante, ma è una reazione istintiva alla sicumera, questa sì senza vergogna, degli antinucleari: le verità nascoste (????), le verità manipolate (dire che la radioattività è aumentata di dieci o venti volte non significa nulla), le tracce di iodio sopra gli Usa assolutamente innocue ma "strillate" come se stessimo vivendo un film dell'orrore. Capisce perché mi diverto, a questo punto, con i pesci del Pacifico? Si ricorda che in Italia per un anno non abbiamo mangiato l'insalata dopo Chernobyl? Ripeto: chiedo scusa per i toni apodittici, ma credo di essere abbastanza preparato in materia e resto dell'idea che abbia ragione Giovanni Sartori (ho visto che un suo lettore ha inviato il link dell'editoriale): all'uso ANCHE del nucleare non c'è scampo se si vuole far riprendere il nostro Paese. Ci vogliono anni? Bene, durante questi anni decine di migliaia di persone avranno un posto di lavoro. Basterebbe questo. Ps. E poi, lasciamo in pace i giapponesi, altrimenti facciamo la figura di accusarli di nascondere quando invece esagerano (veda il mio precedente intervento).

Postato da eugallesi il 28/03/2011 15:43

Giuro che non lo sapevo!!! Altro che verità nascoste: i giapponesi hanno lanciato l'allarme per una radioattività dieci milione di volte il normale (nel reattore), mentre erano "solo" centomila.

Postato da Chiara Borsato il 27/03/2011 23:06

Se i giapponesi sono quelli bravi pensiamo a cosa può succedere in Italia con gli appalti ai mafiosi con le tangenti su ogni cosa,con gli incarichi dati per amicizia o parentela piuttosto che per sapienza e competenza.Non oso pensarlo.Spero solo che la gente vada a votare al referendum.

Postato da eugallesi il 27/03/2011 10:40

Dimenticavo la fonte: Greenpeace. Mai un ragionamento serio e non ideologico.

Postato da eugallesi il 27/03/2011 10:37

Il complottismo degli antinucleari sarebbe ridicolo se non fosse contagioso. Le verità nascoste? Ma quali!!! Che nell'acqua dell'Oceano il tasso di iodio è salito di 1.250 volte (però i pesci non hanno subito danni)? Dichiarato dall'autorità. Che nel reattore 2 di Fukushima l'acqua ha dosi altissime di radiazioni (fino a 10 milioni di volte rispetto alla norma)? Dichiarato dall'autorità. Che la Nasa nasconde i cadaveri degli alieni arrivati sulla Terra? Ecco, questo l'autorità non lo ammette. Complotto contro l'umanità!!!!!

Risposta di: Fulvio Scaglione (vice direttore FC)

Gent. Sig. Eugallesi,
personalmente sono favorevole al nucleare. Non perché possegga certezze scientifiche ma perché lo vedo funzionare in centinaia di centrali sparse in Europa e nel mondo. Sospetto, però, che una delle ragioni per cui in Italia il nucleare "non passa" stia anche nel vedere i nuclearisti come Lei: solo certezze, mai un dato e solo l'insistita affermazione che chi la pensa in modo diverso o è ignorante o è al servizio di qualche complotto. Il fatto descritto nell'articolo è solo uno: le autorità giapponesi continuano a innalzare il livello delll'allarme e a smentire se stesse. E c'è chi pensa (a torto o a ragione vedremo, ma Lei che ne sa?) che non la raccontino giusta nemmeno ora. Quanto poi al fatto che i pesci stanno benone... beh, non Le pare un argomento discutibile (ha fatto indagini in proposito) e comunque fragile?

Postato da frassinello il 27/03/2011 10:29

http://www.corriere.it/editoriali/11_marzo_27/sartori-senza-nucleare-senza-petrolio_0a3f85f6-5841-11e0-8955-c490be50f429.shtml SENZA SPERANZA CHE SI TORNI A RAGIONARE. MA CI PROVO. ANCHE SE L'AUTORE DELL'ARTICOLO E' QUELLO CHE CI RACCONTAVA LE FAVOLE DELLE FONTI RINNOVABILI.

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