12/10/2011
Il viaggio tra i progetti finalisti delle start up italiane destinate a giocarsi la vittoria finale tra qualche mese, dopo la Lombardia, fa tappa oggi in Valle d'Aosta e Piemonte. Dieci i candidati selezionati tra 263 idee di impresa e 93 business plan.
ARRU del Politecnico di Torino: è una piattaforma informatica innovativa che, attraverso l’impiego della realtà aumentata, è in grado di guidare tutti gli utenti dotati di uno smartphone all’interno di ambienti strutturati, quali musei, università, ospedali e fiere, fornendo loro indicazioni in merito al percorso che devono intraprendere per raggiungere un determinato punto di interesse.
EPINOVA dell'Università Piemonte Orientale: sviluppo di sostituti epidermici brevettati per applicazioni di tipo clinico e di ricerca, aventi comprovate caratteristiche di biocompatibilità, bioattività e di produzione su misura. Il mercato è rappresentato da centri, cliniche e aziende operanti nella cosmetica, nella farmacologia, nella dermatologia, nella chirurgia estetica e dei trapianti.
KITHER dell'Università di Torino in collaborazione con l'Università Piemonte Orientale: è l’iniziativa di un team di ricercatori e manager che ha come obiettivo la creazione di un’azienda per lo sviluppo e la produzione di farmaci contro il cancro e l’infiammazione cronica. Il team ha già depositato due brevetti su molecole per la cura di tumori al seno e broncopneumopatia cronica ostruttiva.
MEDALLCARE del Politecnico di Torino: Le nuove medicazioni brevettate Chitosmart, conformate sulle fattezze del corpo in una struttura multistrato impermeabile e traspirante, consentono la diminuzione dei tempi e degli addetti per le operazioni di medicazione e il miglioramento dell’efficacia del trattamento medico e dell’efficienza ospedaliera nella cura dei pazienti.
NANOPRO dell'Università di Torino: si propone di produrre e commercializzare un nuovo tipo di impianto dentale in materiale innovativo (nanocomposito ossidico) con caratteristiche estetiche e di biocompatibilità estremamente promettenti. I vantaggi sono significativi e immediatamente percepibili per gli utilizzatori e faciliteranno un rapido ingresso nel mercato di riferimento.
OHIKIA del Politecnico di Torino: realizza un sistema unico in grado di servire diverse utenze energetiche a partire da un accumulo di energia termica, a temperature comprese tra 100 e 200 gradi, alimentato da fonte solare in maniera flessibile e con una certa possibilità di erogare i servizi anche in assenza della fonte solare di energia.
OPTOACUSTIC di Pépinière Aosta: sistema optoacustico per il monitoraggio 3D ed in real –time del campo di temperatura durante il trattamento dei tumori mediante tecnica di ipertermia.
SAFEN del Politecnico di Torino: sviluppo di un riduttore di pressione innovativo in grado di risparmiare energia nelle reti di distribuzione dell’aria all’interno degli stabilimenti. Questo dispositivo chiamato “pneumotrasformatore”, integrato nei componenti pneumatici di una rete, permette un risparmio massimo del 60% dell’energia spesa per la produzione di aria compressa.
SBH-BIODIESEL del Politecnico di Torino: sviluppo e vendita di impianti per il trattamento di biomassa, a partire dai grassi animali, per produrre vettori energetici o direttamente energia elettrica e termica. Il processo sviluppato permette di sfruttare il 99% della massa e di ottenere a scala contenuta ritorni dell’investimento vicini al 76% per impianti di produzione biodiesel.
WAVEPRO del Politecnico di Torino: si rivolge al mercato con un software per il design aeroacustico dei sistemi di trasporto e trattamento di fluidi in grado di prevedere ed eliminare le criticità derivanti dall’insorgenza di pulsazioni aeroacustiche.
Andrea Gilardelli