14/09/2011
Mancano ormai pochi giorni alla data in cui è previsto sulla Terra un atterraggio quanto mai singolare e pericoloso. La Nasa ha infatti eseguito la tradizionale procedura di rottamazione di un vecchio satellite spegnendone, di fatto, i motori. Peccato che stiamo parlando di un vettore del peso di 500 chili, lungo 11 metri e largo 4,5 che è atteso sotto forma di pioggia di detriti in uno spazio ancora non meglio identificato tra Canada e Sud America.
Si tratta di un evidente errore di calcolo: in passato, infatti, la medesima operazione ha portato i satelliti ad atterrare nell'Oceano. Intervistato da Space.com il maggiore Michael Duncan, capo del comando Usa per la sicurezza spaziale, ha rilasciato questa dichiarazione dai contorni alquanto inquietanti: «In gioco ci sono troppi fattori che non riusciamo a valutare. La composizione dell’atmosfera varia di giorno in giorno, e non possiamo fare alcuna previsione sulle dinamiche della fase di rientro. Secondo le migliori stime, possiamo dire che Uars cadrà sulla Terra verso la fine di settembre». Il margine di errore, dicono gli esperti, è di circa 10mila chilometri ma l'effettivo pericolo per le persone è molto basso: e anche se le possibilità che qualcuno venga colpito sono 1 su 3.200 non sono mai stati registrati impatti con l'uomo. La Nasa inoltre tiene monitorata costantemente la fase di rientro fornendo bollettini sempre aggiornati.
Andrea Gilardelli