21/03/2012
ZoneAlarm è una società specializzata nella realizzazione di
sistemi di gestione della sicurezza contro virus pericolosi o eventuali e
sempre più diffusi attacchi di hacker mirati a sottrarci i nostri dati
sensibili e quelli di carte di credito, home banking ecc. L’azienda ha
elaborato un decalogo con i suggerimenti offerti per tenere al sicuro i bambini
dai rischi della Rete. Un testo tanto semplice nella comprensione e
nell'applicazione quanto efficace nei risultati: il cyberbullismo, i malware,
l'utilizzo improprio dei social network, anche a "semplice" scopo di
minaccia o denigrazione, sono ormai tristemente all'ordine del giorno. E
soprattutto le anime più sensibili tra i bambini che si ritrovano vittime di
questi comportamenti che sconfinano nell'illegalità convivono con tormenti da
non sottovalutare per il loro sviluppo psicologico.
1) Parlare dei pericoli on line: Internet non può e non deve essere un argomento
tabù perché il tempo trascorso al computer è ormai sempre di più una componente
ineliminabile della vita dei nostri figli. È dunque importante, a costo di
risultare "pedanti", raccontare, usando le parole giuste, i rischi di
incontrare potenziali predatori sessuali, criminali informatici o più
semplicemente coetanei che si vendicano usando la maschera di Internet per
insultare e mettere in cattiva luce i compagni.
2) Definire e applicare regole per la navigazione Internet: al di là degli orari di utilizzo, è bene essere
rigorosi nell'impedire che scarichino o installino alcunché senza il vostro
consenso. Anche se si tratta di musica e film: sono infatti a portata di tutti
piattaforme illegali di download per le quali sono previste dal codice penale
pene severissime.
3) Aggiungere sicurezza alle ricerche: installare filtri sui motori di ricerca o strumenti
di parental control sono vali aiuti nel circoscrivere le aree di ricerche dei
nostri figli nel mare magnum di Internet. In questo modo, infatti, si possono
limitare sensibilmente le occasioni, anche fortuite, di incappare in siti
inappropriati.
4) Memorizzare siti web per l'infanzia: creare una "banda" dei preferiti su
misura per i vostri bambini, magari scelta proprio di comune accordo con loro così che non debbano
ogni volta digitare e andare alla scoperta di ciò che stanno cercando. Basta un
click e sono facilmente accontentati.
5) Insegnare ai ragazzi come individuare le truffe: chi ha dimestichezza con la Rete ha un certo sesto
senso per i possibili pericoli. E di fronte al dubbio è bene spiegare ai figli
che è meglio rinunciare. Almeno fino a quando non si hanno quanti più elementi
possibile per decidere se scaricare o meno un'applicazione, un software, un
gioco. E ancora, se registrarsi, lasciare la propria mail, inserire il proprio
numero di telefono.
6) Considerare il comportamento sui social media: è doveroso affrontare con i ragazzi anche il tema
dell'importanza dei post che loro lasciano, facilmente diventeranno tracce
pressoché permanenti. È dunque determinante ponderare bene quello che si lancia
in Internet: potrebbe avere conseguenze per loro e per gli altri.
7) Filtrare gli elenchi di contatti: non si tratta di fare le spie o di essere
ossessivi, ma semplicemente di sapere chi contatta i vostri figli tramite
Internet, chi ha accesso alle loro informazioni. È un'operazione che, fatta
periodicamente, non ha nulla di invasivo: chiaramente non deve diventare un
modo per scoprire i " piccoli segreti" che ogni ragazzino custodisce.
8) Incoraggiare un'adeguata comunicazione on line: è ovvio, ma vale la pena ribadirlo. Se c'è qualcuno
che a qualsiasi titolo li fa sentire a disagio, i ragazzi non devono avere
timore di rivolgersi a voi per inquadrare meglio la situazione che si sta
venendo a creare.
9) Difendersi dal cyberbullismo: il rispetto è alla base di qualsiasi forma di
comunicazione, a maggior ragione dovrebbe esserlo per quella on line dove più
facilmente l'anonimato tira fuori il peggio e gli istinti più crudeli. Ciascuna
delle persona che viola questo codice deve sapere che ci sarà sempre qualcun
altro pronto, a seconda dei casi, a denunciare il fatto ai funzionari
scolastici o alle forze dell'ordine.
10) Limitare il tempo passato online: il computer può ed effettivamente spesso è una
risorsa. Ma non deve trasformarsi nell'unica. Sono sempre di più i casi di
"drogati" della Rete: non è uno scherzo.
Leonardo Volta