16/02/2012
Il buco nero al centro della Vita Lattea è decisamente più
vorace di quanto si fosse finora immaginato: è in sintesi il risultato dello
studio di una equipe di scienziati che hanno a lungo analizzato i dati
ricavati dall'osservatorio orbitante Chandra della Nasa. Pare, infatti, che il buco sia "ghiotto"
anche di asteroidi e pianeti. Questo, secondo gli studiosi potrebbe spiegare le
frequenti impennate nel flusso di raggi x provenienti da Sagittarius A*: una
volta al giorno gli aumenti sarebbero anche 100 volte superiori al normale
livello di radiazioni emesse.
«Ci sono stati finora molti dubbi sulla presenza di
asteroidi in un ambiente così ostile quale è quello che circonda un buco nero
supermassiccio” - ha detto Kastytis Zubovas dell’Università di Leicester nel
Regno Unito - “La cosa eccitante è che il nostro studio suggerisce la presenza
di un gran numero di questi corpi celesti che produce queste impennate di
radiazioni”.
Sarebbero addirittura migliaia di miliardi gli asteroidi e
le comete strappate alle rispettive stelle madri. Pare che la dimensioni minime
dei "bocconi" di materiale, che può provocare gli effetti registrati
da Chandra, siano di 10 chilometri di raggio. Ora nascono interrogativi sul
futuro dei pianeti: forse un giorno potrebbero diventare anche un pasto gradito
al massiccio buco nero, soprattutto quelli di tipo roccioso.
Leonardo Volta