L'industria del sole scalda l'Italia

Il settore dell'energia solare rappresenta ormai oltre un punto di Pil. E sta generando almeno 2 miliardi di euro di entrate fiscali per lo Stato. Se ne parla da oggi all'Expò di Verona

04/05/2011

Il 90% dei cittadini italiani non solo è favorevole agli incentivi all’energia solare ma pensa che andrebbe addirittura incentivata di più. Il dato è contenuto nel IV rapporto sugli italiani e il solare realizzato da Ipr Marketing per conto della Fondazione Univerde, presentato oggi a Verona nel corso di Solar Expò, la principale fiera del settore, giunta alla dodicesima edizione. Il 68% degli italiani è convinto che per lo sviluppo delle rinnovabili stiamo operando peggio rispetto agli altri Paesi europei, il 56% boccia senza appello il governo e anche l'opposizione è oggetto di un giudizio negativo da parte del 39% degli italiani, di cui solo il 19% pensa che stia mettendo in campo un'azione efficace per la salvaguardia del settore.

“Il governo è in stato confusionale: ad agosto ha fatto il Terzo Conto Energia, poi lo ha abrogato a marzo” – afferma Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde - A marzo ha detto che ne avrebbe fatto uno nuovo entro il 30 aprile. Ma, dopo annunci e promesse non mantenute, non è riuscito a rispettare nemmeno questa scadenza. Nel frattempo è riuscito a incassare la bocciatura delle Regioni. E pur deciso ad andare avanti per la sua strada, alla fine si è bloccato da solo per un litigio tra i ministri Romani e Prestigiacomo".

Sorprendentemente, l'80% del campione intervistato (1.000 persone scelte a caso) pensa che l'Italia debba seguire la Germania che, come è noto, ha un obiettivo ambizioso, avendo deciso che nel 2050 l'80% delle energie utilizzate dovrà provenire da fonti di energia rinnovabile. Tra le fonti di energia, il solare gode anche di grande popolarità se confrontato con l'eolico (92% di preferenza contro 43%) ma in questo caso forse il dato è viziato dal fatto che l'intero sondaggio viene fatto sul solare. L'informazione sull'esistenza del conto energia, nonostante le polemiche, non è ancora elevatissima, se si pensa che ne risulta al corrente il 57% degli italiani, ma non lo è il 43%. Poco più di un italiano su due, insomma. Crescono però, rispetto alle rilevazioni precedenti, gli italiani che affermano di aver preso in considerazione l'idea di usare il solare, dal 54% del 2009 al 67% del 2011.

Intanto, come si capisce anche dalla fiera che si apre oggi a Verona, l'industria del solare cresce e rappresenta ormai oltre un punto di Pil, avendo fatturato l'anno scorso – secondo dati del Politecnico di Milano - tra gli 8 e i 21 miliardi di euro per il solo fotovoltaico. Questo significa che l'industria sta generando almeno 2 miliardi di euro di entrate fiscali per lo Stato. Oltre a 500 milioni dai gestori di impianti e circa 200 di contributi ai Comuni. Senza contare l'effetto calmierante sui prezzi elettrici.

Gli effetti della crescita delle rinnovabili si vedono anche sui consumi di gas che in aprile, sono calati di circa il 9% rispetto all'anno scorso. Non sarà certo solo per l'apporto di queste fonti energetiche, ma anche per quello. Non a caso, le imprese dei combustibili fossili stanno sempre più spostandosi sulle rinnovabili e Total ha appena annunciato di aver acquistato il 60% di SunPower Corporation, il maggior produttore statunitense di pannelli solari.

Gabriele Salari
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Postato da c.pacchioni il 19/05/2011 10:10

Chi scrive quello che qui è scritto sugli incentivi alle fonti rinnovabili è, seppur in buonafede, un fiancheggiatore delle mafie. Spero che abbiate ascoltato le parole di Carlo Vulpio e Carlo Petrini ieri sera nella trasmissione di Sgarbi. Gli incentivi alle rinnovabili hanno scatenato una devastazione ambientale e rendono alla criminalità organizzata più del narcotraffico. Anche l'elisir dell'eterna giovinezza è una nobile ambizione, ma chi lo vende oggi è un truffatore. Per le fonti rinnovabili vale lo stesso discorso.

Postato da antonel il 04/05/2011 18:06

No, per favore, Pecoraro Scanio no! Vi prego!

Postato da c.pacchioni il 04/05/2011 18:00

Tra gli 8 e i 21 miliardi di euro di fatturato l'anno scorso per il fotovoltaico. Boom! Che balla stratosferica! E poi tra 8 e 21 ci sono 13 miliardi. Dove sono finiti? E' la "forbice" più clamorosa della storia. Da Guinness dei primati.

Postato da eugallesi il 04/05/2011 09:00

RIPORTO QUI DI SEGUITO QUANTO SCRITTO DAL SETTIMANALE ECONOMICO SPAGNOLO EXPANSION IL 21 APRILE SCORSO. SOTTO C'E' UN TRADUZIONE IN SINTESI, MA IL TESTO E' MOLTO FACILMENTE COMPRENSIBILE. En 2009, el prestigioso instituto RWI alemán calculó que la prima que se paga a la producción solar alemana es ocho veces el precio mayorista de la electricidad. Tampoco es que la eólica fuera muy competitiva pues se mantenía en el mercado gracias a una prima del 300%. Aun siendo Alemania el productor líder mundial en energía solar, tan sólo un 0,6% de la electricidad producida provenía de los paneles solares, lo cual no impedía que esta forma de producción se hubiese llevado 8.400 millones de euros en subvenciones. Es más, las subvenciones comprometidas con las placas germanas instaladas entre 2000 y 2010 alcanzan la escalofriante cifra de 53.000 millones de euros, algo así como la aportación de Alemania al rescate griego e irlandés juntos. Con estos datos nadie debería extrañarse al conocer que Alemania ha ido incrementando el precio de la electricidad, llegando a situarse en 2010 como el segundo país en el que los hogares más pagan por la electricidad, superado sólo por Dinamarca, otro líder europeo en energía eólica, y pisándole los talones a España (cuarto más caro de Europa) en el precio de la electricidad industrial. L'AUTORE SOSTIENE CHE SECONDO L'RWI TEDESCO IN GERMANIA IL COSTO DELL'ENERGIA SOLARE E' OTTO VOLTE SUPERIORE A QUELLO MEDIO DELLA PRODUZIONE ELETTRICA. E L'EOLICO TRE VOLTE DI PIU'. IN DIECI ANNI LA GERMANIA AVREBBE SPESO 53 MILIARDI DI EURO IN SOVVENZIONI PER RAGGIUNGERE UNA CAPACITA' PRODUTTIVA DELLO 0,6 PER CENTO. E COSI' LA BOLLETTA ELETTRICA PER LE FAMIGLIE SAREBBE DIVENTATA LA PIU' CARA, SEGUITA DA QUELLA DANESE DOVE L'EOLICO E' STATO MOLTO INCENTIVATO. Chiedo scusa se la mia traduzione non è perfetta.

Postato da aldo abenavoli il 04/05/2011 08:01

Alcune considerazioni sulle prospettive di sviluppo dell'energia che deriva dal sole e in genere delle fonti rinnovabili. Innanzitutto specie dopo il disastro del nucleare in Giappone, dobbiamo ammettere che avevano ragione gli ambientalisti quando nel 1987, in occasione del referendum, parlavano del "sole che ride" come alternativa all'atomo. Quanti di noi hanno ironizzato quando costoro ci dicevano che le fonti energetiche rinnovabili e pulite avrebbero rappresentato la soluzione ai problemi dell'intero genero umano? In secondo luogo è evidente a questo punto che insistere su una fonte energetica senza alcuna prospettiva come il nucleare significa sottrarre risorse alle fonti rinnovabili, come il sole il vento e le biomasse, le quali per essere competitive e tecnicamente disponibili necessitano di investimenti e risorse che la opzione per il nucleare verrebbe inevitabilmente a sottrarre. Infine come credenti non dobbiamo dimenticare che il Signore ha affidato all'umanità il compito di coltivare il giardino della creazione per coglierne i frutti in modo da mantenerlo integro per le generazioni future. Ora, se è vero che prima della scoperta del fuoco l'uomo si riscaldava unicamente con i raggi solari, la prospettiva di tornare ad usare il sole come fonte energetica disponibile fino alla fine dei tempi può essere vista come un ritorno della umanità verso il giardino perduto.

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