13/06/2012
Via libera alla costruzione del super telescopio europeo E-ELT (European Extremly Large Telescope), il più grande strumento ottico del mondo. Sorgerà sulla sommità del Cerro Armazones, in Cile, a più di tremila metri d'altezza e avrà un riflettore principale del diametro di quasi 40 metri (39,2 per la precisione). Per fare un confronto, i due più grandi strumenti oggi esistenti hanno specchi di 10 metri di diametro, mentre il celebre telescopio dell'Osservatorio di Monte Palomar, che ha mantenuto il primato per decenni, si ferma a 5 metri.
Con il nuovo strumento, che permetterà osservazioni sia nella luce visibile sia nel vicino infrarosso, gli astronomi cercheranno di svelare alcuni segreti dell'universo, come la natura della cosiddetta “materia oscura”, che costituisce la maggio parte della massa del cosmo. Inoltre, studieranno la formazione di lontani sistemi solari e potranno cercare pianeti abitabili. Ecco un video del super telescopio girato in computer grafica:
Il super telescopio E-ELT è una sfida tecnologica. Lo strumento avrà cinque riflettori, il più grande dei quali - come detto - avrà quasi 40 metri di diametro. Impossibile realizzare uno specchio di queste dimensioni e così questo sarà formato da un puzzle di ben 798 segmenti esagonali. La loro posizione sarà controllata elettronicamente per compensare la distorsione provocata dai movimenti dell'aria nell'atmosfera. A questo scopo, ben 6.000 attuatori modificheranno continuamente la forma del riflettore al ritmo pazzesco di mille volte al secondo. E se questo non basta a destare stupore, ecco allora il peso del telescopio: 2800 tonnellate.
L'E-ELT, che dovrebbe entrare in funzione fra dieci anni, avrà non soltanto una vista eccezionalmente acuta, ma sarà anche capace di cogliere la luce di corpi celesti 15 volte più flebili di quelli che possono essere osservati con gli attuali strumenti. E, insieme al futuro telescopio spaziale James Webb, sarà uno dei più formidabili strumenti a disposizione degli scienziati per indagare il mistero della Creazione.
Giancarlo Riolfo