Ma l'Islanda ha 130 vulcani...

L'eruzione del vulcano Grimsvötn segnala che l'Islanda è una terra "giovane" e ancora in evoluzione. Rischi minori rispetto al passato.

25/05/2011
Passeggeri in attesa in aeroporto. Molti voli sono stati sospesi a causa dell'eruzione del vulcano islandese.
Passeggeri in attesa in aeroporto. Molti voli sono stati sospesi a causa dell'eruzione del vulcano islandese.

Un anno dopo l'eruzione del vulcano islandese dal nome impronunciabile, Eyjafjallajokull (si pronuncia ay-yah-fyah-lah-yer-kuhl), l'incubo ritorna. Si chiama Grimsvötn il vulcano che si è svegliato questa volta, cominciando a sparare nel cielo le ceneri fino a 15 mila metri di altezza, nella notte tra venerdì e sabato. Il presidente degli Stati Uniti Obama ha dovuto anticipare la sua partenza da Dublino con l'Air Force One e molte altre persone, più o meno potenti, hanno dovuto fare i conti con la natura.  

     Le ceneri hanno paralizzato oggi il traffico aereo nel Nord della Germania, dove sono ancora fermi gli aeroporti a Berlino, Amburgo e Brema. E' tornato invece alla normalità il traffico aereo in Gran Bretagna, dopo un giorno di forte limitazioni ai voli in Scozia a causa della nube di cenere sprigionata dall'eruzione del vulcano islandese.  

     L'Islanda, d'altronde, con la sua ricca attività vulcanica, ci ricorda che il pianeta è vivo e sempre in evoluzione. L'isola è geologicamente giovane – ha circa 20 milioni di anni - e ancora in corso di formazione, quindi è normale che ogni tanto uno dei suoi 130 vulcani si faccia sentire più o meno rumorosamente. Secondo Magnus Tumi Gudmundsson, dell'Università d'Islanda, l'eruzione del  Grimsvötn quest'anno è stata 10 volte maggiore rispetto all'ultima di questo vulcano che si ebbe nel 2004 e causò alcuni problemi alla circolazione aerea.  

     L'eruzione dell'Eyjafjallajokull, ad aprile scorso, durò un mese, ma questa volta il fenomeno dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) terminare molto prima.  L'ufficio meteorologico britannico riferisce oggi che la nube si sta già diluendo. Al momento il grosso si trova sopra il Mar Baltico, in Germania  e Danimarca, e sta per raggiungere la Polonia.  

     Le ceneri dell’Eyjafjallajokul erano molto fini, mentre quelle del Grimsvötn sono più grezze e destinate a precipitare al suolo assai più rapidamente. Non dovrebbero quindi essere tali da mandare in tilt i motori e danneggiare i finestrini, rendendo impossibile volare in sicurezza. Certo, anche questo vulcano si trova sotto uno strato spesso di ghiaccio, più precisamente sotto l’immenso ghiacciaio di  Vatnajökull. Questo preoccupa perché quando le ceneri calde attraversano il ghiaccio si formano particelle pericolose.   L'Italia sarebbe fuori pericolo. ''Non arriva qua. Le correnti sono occidentali e risalgono verso il Nord. L'Italia è protetta dalla corrente di aria calda che è arrivata dal Sud per cui è molto difficile che arrivi nel nostro Paese. Le polveri sottili, che possono circolare anche per settimane, scenderanno al suolo con la pioggia'' ha spiegato Vincenzo Ferrara, climatologo dell'Enea, alla presentazione dell'annuario dell'Ispra in corso a Roma.  

Gabriele Salari
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