09/09/2011
I bambini e gli adolescenti consumano per anni un pasto al giorno a scuola e la preoccupazione di ogni genitore è che sia equilibrato come quelli in famiglia. Qual è il pasto scolastico ideale?
«È buona regola che i bambini assaggino un po' di tutto e non solo i cibi di loro gusto», sostiene Manuela Pastore, dietista di Humanitas. «Come a casa, a scuola i ragazzi devono essere educati a mangiare in modo corretto, inserendo anche gli alimenti meno graditi come verdura, pesce e frutta. Magari in porzioni piccole, diverse da quelle degli adulti».
«Nella preparazione occorre mettere molta cura perché se il cibo non è buono, è naturale che i bambini lo rifiutino. Inoltre la presentazione dei piatti ha un ruolo fondamentale nello stimolare i ragazzi a gustarli. E le maestre dovrebbero coinvolgerli durante il pasto, risvegliare la loro curiosità e, se necessario, convincerli almeno a provare anche i cibi meno graditi. A volte può essere utile un piccolo ‘scambio': il bambino può mangiare il dolce o la pizza, ma deve assaggiare la verdura».
In alcune scuole vengono organizzati dei laboratori di cucina, in cui gli alunni toccano, cucinano, conoscono ciò che mangiano. Conclude la dietista: «Non bisogna dimenticare che la mensa scolastica è un momento educativo, è un esempio di corretta alimentazione. Se un bambino rifiuta un piatto, bisogna ascoltarlo per capire se è solo un capriccio oppure se il suo gusto proprio non gradisce un determinato sapore. Nel caso delle verdure, un modo per farle mangiare è quello di ‘nasconderle', cioè mescolarle con altri cibi. E la frutta, se non va giù a fine pasto, può essere proposta come merenda».
C. G.