19/04/2011
Circa un milione e mezzo di bambini italiani al di sotto dei 6 anni devono fare i conti con problemi come carie e placca. Però tre su quattro non sono mai stati dal dentista. I dati sono stati resi noti durante il Congresso Nazionale dei docenti di Discipline Odontostomatologiche appena conclusosi.
Secondo Antonella Polimeni, presidente del Collegio dei Docenti di Odontoiatria e Ordinario di Odontoiatria Pediatrica dell'Università Sapienza di Roma, pochi bambini conoscono l'importanza della pulizia dei denti, in particolare dopo i pasti.
L’igiene orale viene trascurata sia a casa che a scuola. Nel primo caso, rivela uno studio, il 50 per cento dei genitori crede che sia sufficiente che si lavino i denti una volta al giorno e sostituiscono lo spazzolino ogni tre o quattro mesi. A scuola, purtroppo, è vietato portare prodotti per l'igiene personale, per scongiurare i rischi di trasmissione di malattie o infezioni tramite lo scambio. Dovrebbero essere forniti degli spazzolini da denti monouso, cosa che non accade e i bambini non procedono a una regolare igiene orale dopo i pasti.
Il Congresso ha evidenziato anche un altro problema molto diffuso. La maggioranza degli italiani ha la superficie dei denti usurata e ha perso lo smalto non a causa delle carie, ma perché i denti vengono erosi o abrasi per colpa di cattive abitudini come mordicchiare unghie, penne o stanghette degli occhiali per scaricare la tensione. Grande allarme suscitano anche i piercing, che nel 60 per cento dei casi erodono o addirittura fratturano lo smalto. Le categorie più a rischio di perdita dello smalto sono musicisti, calzolai, sarti e tutti i lavoratori che abitualmente tengono in bocca oggetti rigidi come chiodi o aghi.
Al Congresso è stato presentato il progetto europeo EsCarCel sull'incidenza dell'usura e dell'ipersensibilità dentale. In Italia coinvolgerà 700 pazienti e ha lo scopo di identificare con precisione i fattori di rischio connessi all'usura dentale e costituire anche una "rete" di sorveglianza odontoiatrica per individuare e trattare i pazienti.
L'usura dipende anche da spazzolini troppo duri o inadatti ai propri denti. Livia Ottolenghi, responsabile del progetto EsCarCel per l'Italia e Ordinario di Odontoiatria preventiva e di comunità dell'Università Sapienza di Roma ha spiegato che un italiano su due sbaglia la scelta dello spazzolino: quello ideale deve essere di durezza media e con setole artificiali. Anche lo spazzolino elettrico va bene purchè usato correttamente.
Un altro fattore di usura è l'abitudine di bere a piccoli sorsi bevande gassate, perché la loro acidità aumenta la probabilità di lesioni dentali da due a cinque volte. Nel 30 per cento dei casi, inoltre le lesioni dentali sono provocate da abitudini alimentari sbagliate: alcuni cibi, ad esempio gli agrumi o le fragole, se consumati di continuo, sono molto acidi e possono intaccare lo smalto, perciò immediatamente dopo averli mangiati la bocca dovrebbe essere sciacquata.