22/08/2011
Quando
si parla di cervicale (cervicalgia) si intende un dolore
al livello del collo.
Il dolore parte dal collo e da lì si irradia alle spalle (muscoli
trapezi) e, nei casi più gravi, alle braccia, rendendo difficoltosi
i movimenti In estate, aria condizionata, capelli bagnati e sbalzi di
temperatura sono fattori che contribuiscono ad aumentare i dolori al
collo, che rendono i movimenti difficili e sofferti ,
soprattutto se i muscoli già sono sofferenti per le posture
scorrette.
Il
tratto cervicale è uno dei punti più
delicati e vulnerabili del corpo umano: è
composto da 7 vertebre che danno sostegno al capo e permettono di
compiere movimenti rotatori, flessori ed estensori della testa.
L'origine della sindrome cervicale è piuttosto varia. Questi dolori
possono infatti interessare le strutture ossee, nervose, muscolari,
vascolari o legamentose del tratto cervicale della colonna
vertebrale. Cause di dolore cervicale (cervicalgia o male al collo)
possono essere:
traumi pregressi
(colpi
di frusta),
osteoartrite
delle
vertebre cervicali
(spondilosi),
degenerazione
di uno o più dischi intervertebrali,
colpi
di freddo (torcicollo),
posizioni
errate assunte nel
corso della giornata,
sovraccarichi
eccessivi e ripetuti sui muscoli del collo,
stress
(molte
persone tendono a scaricare le tensioni quotidiane assumendo
posizioni rigide e contratte),
mancanza
di attività
fisica,
eccesso
di alcuni tipi di attività fisica,
cattivo
riposo notturno per uso di materassi e/o cuscini inadatti,
aria
condizionata e sbalzi di temperatura,
capelli
bagnati.
Risulta dunque
fondamentale una corretta diagnosi: esami come i raggi X o la TAC
sono in grado di evidenziare i problemi alla base del dolore
cervicale anche se, nella maggioranza dei casi, la cervicalgia è
provocata dalla semplice contrattura della muscolatura del collo e
delle spalle, essendo i problemi di natura ossea e cartilaginea
abbastanza rari, almeno in giovane età. Si stima infatti che ogni
giorno 7 persone su 10 provino, pur con diversa intensità, dolori
cervicali.
L’aumentata
rigidità muscolare dovuta ad un fenomeno infiammatorio locale può
finire per generare fitte dolorose soprattutto nei colli già
sofferenti ed in tutti coloro che, a volte senza esserene
consapevoli, si trascinano costrizioni e compensazioni silenziose
sino a quel momento. Sforzi esagerati, accidenti climatici (il colpo
d’aria), la classica “prestazione
sportiva occasionale della domenica”
affrontata senza preparazione e senza riscaldamento muscolare,
possono incrinare all’improvviso l’apparente benessere del
muscolo-scheletrico.
I veri nemici del
collo e della schiena, i tarli che minano nel tempo la loro
stabilità, sono la sedentarietà , la
postura cristallizzata per ore dinanzi allo schermo del computer,
i movimenti ripetitivi del polso sul mouse. Piccoli traumi questi
che sottopongono muscoli, scheletro, legamenti e nervi ad un cronico
danno sotterraneo. Ecco allora la contrattura muscolare, che scatta
come difesa da parte del muscolo sovraccaricato, sollecitato oltre
le sue capacità fisiologiche , e che può protrarsi per qualche
giorno (mediamente da 3 a 7). Del
resto il collo è progettato per muoversi,
la nostra vita quotidiana invece ci costringe , nella maggior parte
dei casi, a restare fermi, in posizioni incongrue e nemiche della
salute. La
miglior prevenzione, dunque, è muoversi.
La terapia della
cervicalgia prevede l’uso, nella fase acuta del dolore, di farmaci
analgesici ed antifiammatori (molto usato il paracetamolo).
Si consiglia invece l’uso di miorilassanti soltanto se gli
antidolorifici non hanno dato risultati (più raro) perché provocano
sonnolenza; sono consigliate le terapie che utilizzano il caldo ed il
freddo. Il
caldo infatti mio-rilassa i muscoli scheletrici, il freddo invece li
disinfiamma. È doverosa una precisazione: la terapia farmacologica elimina
il dolore ma se si vuole stare meglio nel tempo bisogna
cambiare il proprio stile di vita. Fare attenzione alle posture quotidiane e svolgere una attività
fisica regolare che coinvolga tutta la parte superiore del tronco. Se
i dolori persistono nel tempo , l’intervento dello specialista è
indispensabile per recuperare un movimento in modo regolare e più
corretto. Si
possono utilizzare terapie manuali (massaggi, manipolazione…) o
esercizi specifici,
controllando che vengano eseguiti correttamente.
Oggi ci sono
strumenti che permettono di guidare in modo preciso il movimento e di
dosare lo sforzo che viene fatto, sia in termini di quantità sia in
termini di richiesta di forza muscolare. E’ fondamentale capire che
la fase iniziale di recupero deve sempre essere guidata dallo
specialista, ma per mantenere in modo duraturo una corretta postura è
indispensabile svolgere per tutta la vita un’attività fisica
mirata e regolare.
Gli esercizi
proposti nell’allegato
hanno lo scopo di mobilizzare le vertebre cervicali e di
sciogliere le tensioni accumulate durante la giornata. L'efficacia di
questi movimenti risiede nella loro lentezza e nello stato di
rilassatezza che ne consegue. Se
eseguiti in maniera lenta e controllata possono risultare davvero
molto utili per la cura dei dolori cervicali.
Al contrario, se eseguiti velocemente e con movimenti bruschi,
non solo risulterannno inefficaci, ma addirittura dannosi. Queste
esercitazioni vanno praticate regolarmente, se possibile tutti i
giorni ed inizialmente sotto la supervisione di personale
qualificato. Potete eseguire questi semplici movimenti dove e quando
volete, in palestra, in ufficio, al semaforo, sotto la doccia o prima
di dormire.
Per un aiuto
tecnico c’è Real ease,
ovvero, tradotto in Italiano "vero agio". Prodotto
americano, brevettato, scientificamente, studiato per rilassare
profondamente la muscolatura del collo e delle spalle. E' come avere
un massaggiatore specializzato che tiene dolcemente e fermamente la
vostra testa mentre voi la lasciate cadere tra le sue mani. Se
abbinato a una respirazione corretta è in grado di dare ottimi
risultati.
Stefania Marchisio