18/02/2011
Ogni anno 536.000 donne muoiono per complicazioni durante la gravidanza, il parto o nei giorni immediatamente successivi alla nascita del loro bambino. Nella maggioranza dei casi la morte della madre è accompagnata anche da quella del neonato che non sopravvive oltre il primo anno di vita. La quasi totalità dei casi si concentra nei Paesi in via di sviluppo, in particolare nell’Africa Sub Sahariana e in Sud Asia. Le cause sono prevenibili e, in altre parti del mondo, facilmente curabili. Perchè la causa principale è di natura igienico-sanitaria: circa la metà delle donne partorisce da sola o assistita da persone non esperte, a causa di una grave carenza di personale sanitario specializzato, di strutture e attrezzature adeguate per dare la corretta assistenza durante la gravidanza, nel delicato momento del parto e nel periodo post parto. Per arginare il problema sono necessari controlli ginecologici e la promozione di una cultura di prevenzione dei rischi legati a gravidanze troppo precoci e parti ravvicinati.
La Fondazione Pangea realizza programmi specifici e progetti in India, Afghanistan e Congo al fine di migliorare l’assistenza sanitaria. Per sostenere la fondazione Chilly ha lanciato il progetto “Nel mio intimo c’è la Vita”: per ogni confezione di detergente venduto viene donata una visita ginecologica alle donne dei Paesi in via di sviluppo. Basta acquistare un prodotto con l’indicazione “Pangea” per contribuire al progetto: i risultati si possono vedere sul sito di Pangea (www.pangeaonlus.org).
Eleonora Della Ratta