La dieta che fa Primavera

I consigli per adeguare le nostre abitudini alimentari alla stagione

11/04/2011

Manuela Pastore, dietista dell’Istituto Clinico Humanitas, dà alcuni consigli per una corretta dieta primaverile: «Sicuramente servono i cibi a più alto contenuto di proteine nobili, come quelle contenute in una bistecca o nel pesce: stimolano la produzione di neurotrasmettitori che danno la sensazione di un pieno di energia e prontezza. Ma chi è stressato ha bisogno anche di carboidrati: un piatto di pasta, per esempio, induce la produzione di serotonina, neurotrasmettitore del rilassamento e della calma».

L’alleata serotonina. È favorita dal triptofano, un aminoacido che costituisce i mattoni delle proteine, quindi mangiando alimenti proteici, in particolare uova, formaggi, carni, legumi si aumentano i livelli di questa sostanza nel cervello e quindi di serotonina. In realtà anche i già citati carboidrati, quindi pasta, riso, pane e derivati, favoriscono tale produzione.

Le vitamine del gruppo B. Sono indispensabili per il buon funzionamento dell’organismo, in quanto ognuna svolge uno specifico ruolo potenziando gli effetti delle altre. In particolare, le vitamine del gruppo B consentono la trasformazione dei nutrienti in energia e permettono al cervello, ai nervi e ai muscoli di funzionare correttamente, oltre a contribuire alla produzione di globuli rossi. Tra i compiti delle vitamine del gruppo B c’è anche quello di attivare gli enzimi che sostengono il lavoro del sistema immunitario. Abbondano di queste vitamine le verdure, specie quelle a foglia verde, le patate, il lievito di birra, il fegato, i legumi, i frutti di mare, il germe di grano, i cereali, le uova, i latticini, la frutta secca.

La vitamina C o acido ascorbico. Svolge ruoli importanti nel metabolismo e nel mantenimento dei tessuti, ha un’efficace azione protettiva dai radicali liberi. Fonte di vitamina C sono agrumi, fragole, kiwi, melone, ananas, cavolfiore, pomodoro, spinaci, peperoni verdi.

Lo zinco. Deve essere introdotto con gli alimenti in quanto l’organismo non è in grado di produrlo da sé. È presente in tutti i tessuti dell’organismo, in una quantità superiore a quella di qualsiasi altro oligoelemento, a parte il ferro. È molto importante in quanto è in relazione all’azione delle vitamine soprattutto del gruppo B e fa parte di molti enzimi preposti alla digestione e al metabolismo dei nutrienti. Inoltre mantiene a livello ottimale le funzioni del sistema immunitario (insieme con ferro, rame, selenio, vitamina A, vitamina B6, vitamina C, vitamina E). È contenuto negli alimenti ricchi di proteine, cereali integrali, lievito di birra, crusca, germe di grano, semi di zucca.

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