06/04/2011
Quando si decide di cominciare una dieta dimagrante, ci si fida spesso dei consigli delle amiche e deei “sentito dire”. E spesso mettere in pratica quello che si è sentito dire è uno sforzo inutile, perché la maggior parte dei “miti” che riguardano diete e alimentazione sono falsi. Manuela Pastore, dietista dell’Istituto Clinico Humanitas sfata i 10 falsi miti più diffusi.
Sono meglio i grissini del pane. Mangiare i grissini o i cracker al posto del pane quando si è a dieta non ha senso. A parità di peso, infatti, grissini e cracker contengono più calorie del pane. Per fare andare d’accordo dieta e digestione, chi trova pesante il pane può scegliere quello con meno mollica. Fermenterà di meno e sarà quindi “leggero” come i prodotti secchi.
Esistono oli dietetici. L’olio (di oliva, ma anche di semi) è un grasso e come tale è molto ricco di calorie. Non esistono quindi oli dietetici, intesi come prodotti ipocalorici. Ci sono invece oli che vengono definiti dietetici perché sono integrati con delle vitamine.
È meglio usare la margarina che il burro. La margarina viene prodotta a partire da oli vegetali che contengono acidi grassi polinsaturi migliori di quelli contenuti nei grassi di origine animale come il burro. I processi di lavorazione che permettono di solidificare e ottenere la margarina però, alterano questi acidi grassi rendendoli di scarsa qualità dal punto di vista nutrizionale. Nei piatti che richiedono condimenti solidi è quindi meglio usare il burro (sempre in piccole quantità), i cui grassi sono più “buoni” di quelli della margarina.
I surgelati non sono naturali. I prodotti surgelati che derivano da alimenti freschi (ad esempio, verdure e pesce) sono ottimi dal punto di vista nutrizionale e igienico. Le basse temperature non alterano il contenuto di principi nutritivi, vitamine e minerali. Il discorso è un po’ diverso per i piatti precotti che contengono grassi, utilizzati nella preparazione, e che quindi sono sempre ipercalorici.
Pane e pasta fanno ingrassare. È uno degli errori più diffusi, ma non è assolutamente vero che chi è a dieta deve evitare pane, riso e pasta. Zuccheri o carboidrati, infatti, costituiscono la principale fonte di energia dell’organismo e dovrebbero rappresentare più del 50% delle calorie introdotte ogni giorno. Se non se ne mangiano a sufficienza, l’organismo si affatica perché deve ricavarli da altre fonti. E in più, prima o poi arriva la voglia di zucchero, che spesso si traduce in un dolce magari fuori pasto o dopo cena, ben più rischioso per la linea di un piatto di pasta.
Ci sono formaggi magri. In realtà non esistono formaggi magri: i fiocchi di latte o la ricotta (prodotti a partire dal siero e non dal grasso del latte) e i formaggi light (privati di parte del grasso) contengono l’11-13% di grassi, almeno il doppio rispetto ad un piatto di pesce o di carne. I formaggi freschi (mozzarella, stracchino, crescenza) hanno circa il 20% di grassi. E con i formaggi stagionati (grana, parmigiano, taleggio, gorgonzola), la quota di grasso arriva anche al 35%.
La frutta non fa ingrassare mai. Certo, la frutta non contiene grassi ed è meno calorica di dolci e stuzzichini vari, ma contiene zuccheri. Mangiarne troppa, quindi, può introdurre troppe calorie. Il discorso vale per tutti i frutti. Mangiare 2-3 frutti al giorno è indispensabile, ma non bisogna esagerare: 4-5 frutti hanno le stesse calorie di un piatto di pasta e saziano di meno.
Bisogna evitare il pesce grasso. È vero che alcuni pesci, come il salmone, il tonno o lo sgombro, sono più grassi di altri. Tuttavia si parla sempre di contenuti moderati di grassi (al massimo 5-6%). E in più si ha a che fare con acidi grassi polinsaturi e con i famosi omega 3, sostanze utili per la salute di cuore e arterie. Niente paura, il pesce ha poche calorie ed è facilmente digeribile, quindi si al pesce anche tutti i giorni soprattutto quando si è a dieta.
La cottura nel microonde fa male alla salute. Al contrario di quanto si pensa, la cottura al microonde è una delle migliori, perché permette di non utilizzare condimento. Inoltre, visto che i tempi di cottura sono brevi, il contenuto di vitamine e minerali degli alimenti non subisce alterazioni.
I dolcificanti fanno male. I dolcificanti artificiali, cioè la saccarina, l’aspartame e l’acetilsulfame non hanno calorie e, se consumati alle dosi indicate, non sono assolutamente dannosi per la salute. In ogni caso non è un obbligo usarli perché 1-2 cucchiaini di zucchero al giorno non sbilanciano le entrate caloriche anche di chi è a dieta.