30/01/2012
Alla famiglia dei dolcificanti si aggiungono ora, su autorizzazione dell’Efsa, l’agenzia europea
per la sicurezza alimentare, i glicosidi steviolici, estratti e purificati dalle
foglie della Stevia. La Stevia
rebaudiana Bertoni è una
pianta perenne della famiglia dei crisantemi (asteracee), che cresce in piccoli
cespugli su terreni sabbiosi e in montagna. È originaria di una zona a cavallo
del confine tra il Paraguay e il Brasile e in piena maturazione raggiunge gli
80 cm di altezza. Ha foglie verdi di forma oblunga con il bordo leggermente
seghettato e fiori molto piccoli di colore bianco. Conosciuta già
nell’antichità da alcune tribù del Sud America, che la utilizzavano
abitualmente per dolcificare bevande e alimenti, deve la sua diffusione a un botanico italiano, Santiago Bertoni,
che ne studiò le caratteristiche e i possibili usi. I Popoli nativi del Guaraná
lo conoscono come “Caa-hee” che significa “erba dolce”; i chimici francesi Bridel e Lavieille
(1931) hanno estratto dalle foglie un composto cristallino, bianco puro, che
hanno chiamato “stevioside” assicurando che era 300 volte piu’ dolce dello
zucchero di canna.
Negli Stati
Uniti, nel 1952, un gruppo di ricercatori confermarono che lo stevioside era il prodotto naturale piú dolce scoperto fino
all’epoca. è utilizzato ii panifici, pasticcerie, per dolcificare cereali, yogurt, gelati, bibite
gassate, inclusa la versione giapponese della Coca Cola dietetica.
La Stevia ha una
straordinaria capacità dolcificante: nella
sua forma naturale è circa 10/15 volte più dolce del normale zucchero da tavola.
Nella sua forma più comune di polvere bianca, estratta dalle foglie della
pianta, arriva ad essere dalle 70 alle 400 volte più dolce dello zucchero,
pertanto è il dolcificante naturale più potente. Le foglie contengono glucosidi
diterpenici (stevioside e rebaudiside che hanno un marcato sapore dolce),
proteine, fibre, carboidrati, ferro, fosforo, calcio, sodio, potassio,
magnesio, zinco, un flavonoide
(rutina), Vitamina A e C e un olio che contiene a sua volta più di 50
elementi. Lo stevioside e il
rebaudioside non vengono metabolizzati e non contengono calorie. A Tai Pei
(Taiwan) hanno riscontrato che lo stevioside ha un alto effetto “ipotensore”
perché è vasodilatatore, diuretico e cardiotonico (regola la pressione e i
battiti del cuore).
Inoltre la Stevia:
- non causa diabete
- non contiene calorie
- non altera il livello di zucchero nel sangue
- non ha tossicità (al contrario dei dolcificanti
sintetici)
- non avendo zuccheri non provoca carie e placca
dentale
- non contiene ingredienti artificiali
- può essere usata per cucinare
Nei luoghi di origine
la Stevia è considerata una delle migliori piante officinali esistenti.
Infatti, oltre al potere dolcificante, le
vengono riconosciute proprietà ipotensive, antifungine e ipoglicemiche,
perciò è utilizzata per regolare il tasso di glucosio nel sangue, per ridurre
il desiderio di dolci, per attenuare l’appetito, per migliorare la digestione e
per prevenire la carie e le infezioni gengivali. La foglia intera è benefica
non solo per l’organismo, ma anche per la pelle: le maschere facciali fatte con
le sue foglie distendono e ammorbidiscono l’epidermide.
Autorizzato
dall’Efsa, l ‘agenzia europea per la sicurezza alimentare,
il nuovo edulcorante non è tossico ed è sicuro, a patto di rispettare le
quantità giornaliere (4mg/kg di peso corporeo) indicate. In tempi in cui nel
mondo occidentale sovrappeso e obesità sono problemi dilaganti, la sostituzione
dello zucchero nelle bibite dolcificate, nelle caramelle, merendine e dolci
vari, può aiutare a contenere l’eccessiva introduzione di calorie. Proprio per
questo motivo molti Paesi cercano di promuovere l’uso della stevia specialmente nei giovani: il problema italiano è che queste bibite sono poco
diffuse. Non si trovano nei distributori automatici e nemmeno in molti piccoli
bar. La Gran Bretagna, per esempio, ha eliminato completamente le bibite
zuccherate dalle scuole, mentre Francia e Brasile le hanno tassate per ridurne
il consumo e favorire la diffusione di quelle dolcificate.
Per chi lo zucchero...
La Stevia è
naturale, non apporta calorie e non ha controindicazioni (nemmeno a lungo
termine). Tutti possono trarne beneficio, ma in particolare i diabetici, chi
per problemi di peso deve ridurre l’apporto calorico e i bambini.
-
I diabetici finora avevano come unica
alternativa allo zucchero i dolcificanti artificiali. Un eccessivo consumo
di queste sostanze può causare problemi di salute se protratto nel tempo,
soprattutto in alcuni soggetti particolarmente sensibili. Alternando invece la
Stevia con i dolcificanti artificiali si può ridurne il consumo e limitare il
rischio di effetti collaterali. Il “glucosio” di Stevia deve essere parte integrante
nella dieta dei pazienti diabetici. La ragione é la sua azione ipoglicemica che
migliora la circolazione pancreatica, stimola la secrezione dell’insulina,
riducendo il livello di glucosio nel sangue.
- Se si pensa che 2 cucchiai di zucchero
hanno 40 calorie e che mediamente in America si assumono giornalmente 650
Kcal provenienti da zucchero, è chiaro come la sostituzione dello zucchero con
sostanze che non apportano calorie possa essere di grande aiuto per perdere
peso.
- I bambini consumano sempre più spesso
gelati, patatine e quant’altro venga offerto loro dall’industria dolciaria, che
spesso abusa di grassi e zuccheri. Quest’ultimo è uno dei responsabili dell’aumento
dell’obesità. Sostituire anche solo parzialmente lo zucchero raffinato con la
Stevia, limitando l’uso dei dolcificanti artificiali, può senza dubbio essere
d’aiuto per prevenire l’aumento di peso dei ragazzi.
Stefania Marchisio