02/11/2011
A chi ingrassa oltre misura i medici consigliano di mettersi
a dieta e di fare un po’ di movimento. Un recente studio ha però rilevato
alcune elementi davvero curiosi: sembrerebbe infatti che facendo traslocare le
persone sovrappeso fuori dai quartieri poveri può avere lo stesso effetto dei
farmaci nel ridurre le loro probabilità di mettere su chili e di sviluppare
forme diabetiche.
L’idea che il contesto sociale in cui viviamo abbia effetti
di una certa rilevanza sulla nostra vita risale agli inizi del Novecento, come spiega
il sociologo Jens Ludwig, docente presso l’università di Chicago: «Considerando come campione due donne
afro-americane di circa cinquant’anni con un basso reddito, di cui una vive nei
pressi di Hyde Park (un quartiere ben integrato nel tessuto sociale, abitato
prevalentemente dalla classe media) e l’altra vicina a Washington Park (un
quartiere particolarmente povero e con una forte tensione razziale) ci
accorgiamo che la prima gode di salute migliore rispetto alla seconda».
L’US Department of Housing and Urban Development (HUD) ha
provato a monitorare una serie di casi di persone che avevano cambiato luogo di
abitazione e il team di Ludwig si è occupato di raccogliere e studiare i dati:
tra il 1994 e il 1998, 4.498 volontari con caratteristiche simili sono stati
suddivisi in tre gruppi cui sono stati assegnati alloggi in zone diverse. Il primo gruppo ha ricevuto buoni affitto che
hanno permesso loro di spostarsi nei quartieri della classe media, dove la
percentuale di residenti sotto la soglia di povertà è inferiore al 10%. Il
secondo gruppo ha ricevuto dei buoni per arrivare a fine mese senza però
garantire loro la possibilità di lasciare i quartieri di origine. Il terzo
gruppo, infine, non ha ricevuto alcun sussidio. I ricercatori hanno archiviato
i dati sulle condizioni di salute all’inizio della sperimentazione e poi hanno
ripetuto i medesimi test tra il 2008 e il 2010.
Questi i risultati: i volontari del secondo
gruppo non hanno avuto alcun miglioramento significativo, nonostante l’assegno per arrivare comodamente a fine mese.
Di contro, l’incidenza di sovrappeso e diabete nel primo (diminuita) e nel
terzo gruppo (aumentata) dimostrerebbe come il quartiere può avere effetti
potenti sulle condizioni di salute di chi li abita. «In questo modo - prosegue
Ludwig - si potrebbero ipotizzare interventi mirati sullo stile di vita ed
eventualmente prevenire nei soggetti a rischio l’insorgenza del diabete».